Croatiae auctores Latini: inventa  
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4815. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [Paragraph | Section]

Jovanović 2014-07-20 Početak rada Traduzione latina delle anacreontiche di Giacomo Vittorelli e dei sonetti scelti dello stesso scrittore, d' Onofrio Minzoni, di Pietro Metastasio, di Stefano Benedetto Pallavicini, di Benedetto Menzini, di Francesco Puricelli, d' Eustachio Manfredi fatta da Antonio


4816. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [Paragraph | SubSect | Section]

altrettanto è grave il tedio, che producono i difettosi. Anzi dove s’incontrano questi confusi con quelli, quel che c’è di vizioso negli uni suole infastidirci a segno, che non assaggiamo piu quel che v' è di buono negli altri. Il diletto viene distrutto per così dire dal disgusto, e la soavità rimane oppressa da un amaro veleno. Non così succedeva a Tantalo, il quale se non toccava i buoni frutti, non era obbligato almeno a mangiarne degli aspri, ed avvelenati. Non può ben dunque concepirsi sin a qual segno sia capace d’allettarci il


4817. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [Paragraph | SubSect | Section]

a Tantalo, il quale se non toccava i buoni frutti, non era obbligato almeno a mangiarne degli aspri, ed avvelenati. Non può ben dunque concepirsi sin a qual segno sia capace d’allettarci il bello di tali componimenti, se non vengono scelti, separati, e schierati da parte i buoni; onde si vegga brillar liberamente, e svilupparsi il loro splendore, senza essere avvilito, ed offuscato dalla caligine, e dalle macchie. Per questo motivo mi sono proposto di scegliere i migliori tra quelli, che furono pubblicati in italiano. Se io sapessi sceglierli


4818. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [Paragraph | SubSect | Section]

era obbligato almeno a mangiarne degli aspri, ed avvelenati. Non può ben dunque concepirsi sin a qual segno sia capace d’allettarci il bello di tali componimenti, se non vengono scelti, separati, e schierati da parte i buoni; onde si vegga brillar liberamente, e svilupparsi il loro splendore, senza essere avvilito, ed offuscato dalla caligine, e dalle macchie. Per questo motivo mi sono proposto di scegliere i migliori tra quelli, che furono pubblicati in italiano. Se io sapessi sceglierli veramente bene, Giovanni de la Bruyere mi loderebbe


4819. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [Paragraph | SubSect | Section]

Non può ben dunque concepirsi sin a qual segno sia capace d’allettarci il bello di tali componimenti, se non vengono scelti, separati, e schierati da parte i buoni; onde si vegga brillar liberamente, e svilupparsi il loro splendore, senza essere avvilito, ed offuscato dalla caligine, e dalle macchie. Per questo motivo mi sono proposto di scegliere i migliori tra quelli, che furono pubblicati in italiano. Se io sapessi sceglierli veramente bene, Giovanni de la Bruyere mi loderebbe assai; il quale disse, che choisir c’ est inventer , cioè a


4820. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 4 | Paragraph | SubSect | Section]

Giovanni de la Bruyere mi loderebbe assai; il quale disse, che choisir c’ est inventer , cioè a dire, che lo scegliere è un inventare. Comunque sia bramerei, che questa scelta potesse meritare il nome di scelta; affine di promuovere quel salubre, delicato, e prezioso piacere, che somministra la poesia, dono sublime, e generoso, che il Cielo ha saputo concedere agli uomini. Io ammetto quei Sonetti, che sono scherzevoli, e spiritosi a guisa di certi Epigrammi, ovvero quelli, che sanno porgere una certa unzione allo spirito, e non


4821. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 4 | Paragraph | SubSect | Section]

disse, che choisir c’ est inventer , cioè a dire, che lo scegliere è un inventare. Comunque sia bramerei, che questa scelta potesse meritare il nome di scelta; affine di promuovere quel salubre, delicato, e prezioso piacere, che somministra la poesia, dono sublime, e generoso, che il Cielo ha saputo concedere agli uomini. Io ammetto quei Sonetti, che sono scherzevoli, e spiritosi a guisa di certi Epigrammi, ovvero quelli, che sanno porgere una certa unzione allo spirito, e non altri. Senza una di queste due doti non mi sembra già, che


4822. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 4 | Paragraph | SubSect | Section]

bramerei, che questa scelta potesse meritare il nome di scelta; affine di promuovere quel salubre, delicato, e prezioso piacere, che somministra la poesia, dono sublime, e generoso, che il Cielo ha saputo concedere agli uomini. Io ammetto quei Sonetti, che sono scherzevoli, e spiritosi a guisa di certi Epigrammi, ovvero quelli, che sanno porgere una certa unzione allo spirito, e non altri. Senza una di queste due doti non mi sembra già, che possano essere di grande preggio. Questo sia detto in genere. Sarei in caso, quando occorresse, d' assegnare in particolare


4823. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 4 | Paragraph | SubSect | Section]

e prezioso piacere, che somministra la poesia, dono sublime, e generoso, che il Cielo ha saputo concedere agli uomini. Io ammetto quei Sonetti, che sono scherzevoli, e spiritosi a guisa di certi Epigrammi, ovvero quelli, che sanno porgere una certa unzione allo spirito, e non altri. Senza una di queste due doti non mi sembra già, che possano essere di grande preggio. Questo sia detto in genere. Sarei in caso, quando occorresse, d' assegnare in particolare la ragione rispettiva, per la quale ho escluso qualsisia di quelli, che ho creduto a proposito


4824. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 4 | Paragraph | SubSect | Section]

di quelli, che ho creduto a proposito d’escludere. Questo però formerebbe non già l’ opera, che faccio; ma bensì un altra, che io non prometto d’intraprendere. Mi piace più esercitarmi a lodare di quello che a criticare. Qui si tratta d’ impiegare una maniera la più sicura, e la più efficace per aguzzare, e svegliare quell’ appetito, che gli uomini tutti naturalmente hanno per il bello, e per il buono; ma che suole purtroppo addormentarsi, o rendersi ottuso in essi, e questa maniera consiste appunto nel raccogliere insieme, e mettere in vista questo


4825. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 4 | Paragraph | SubSect | Section]

a proposito d’escludere. Questo però formerebbe non già l’ opera, che faccio; ma bensì un altra, che io non prometto d’intraprendere. Mi piace più esercitarmi a lodare di quello che a criticare. Qui si tratta d’ impiegare una maniera la più sicura, e la più efficace per aguzzare, e svegliare quell’ appetito, che gli uomini tutti naturalmente hanno per il bello, e per il buono; ma che suole purtroppo addormentarsi, o rendersi ottuso in essi, e questa maniera consiste appunto nel raccogliere insieme, e mettere in vista questo bello, e questo buono; onde possa


4826. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 4 | Paragraph | SubSect | Section]

ma bensì un altra, che io non prometto d’intraprendere. Mi piace più esercitarmi a lodare di quello che a criticare. Qui si tratta d’ impiegare una maniera la più sicura, e la più efficace per aguzzare, e svegliare quell’ appetito, che gli uomini tutti naturalmente hanno per il bello, e per il buono; ma che suole purtroppo addormentarsi, o rendersi ottuso in essi, e questa maniera consiste appunto nel raccogliere insieme, e mettere in vista questo bello, e questo buono; onde possa produrre vive impressioni; le quali da nessuna altra cosa vengono tanto disturbate, e


4827. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 5 | Paragraph | SubSect | Section]

di quello che a criticare. Qui si tratta d’ impiegare una maniera la più sicura, e la più efficace per aguzzare, e svegliare quell’ appetito, che gli uomini tutti naturalmente hanno per il bello, e per il buono; ma che suole purtroppo addormentarsi, o rendersi ottuso in essi, e questa maniera consiste appunto nel raccogliere insieme, e mettere in vista questo bello, e questo buono; onde possa produrre vive impressioni; le quali da nessuna altra cosa vengono tanto disturbate, e soppresse, quanto dal brutto, e dal guasto, che faccia nell’ istesso tempo delle impressioni


4828. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 5 | Paragraph | SubSect | Section]

maniera la più sicura, e la più efficace per aguzzare, e svegliare quell’ appetito, che gli uomini tutti naturalmente hanno per il bello, e per il buono; ma che suole purtroppo addormentarsi, o rendersi ottuso in essi, e questa maniera consiste appunto nel raccogliere insieme, e mettere in vista questo bello, e questo buono; onde possa produrre vive impressioni; le quali da nessuna altra cosa vengono tanto disturbate, e soppresse, quanto dal brutto, e dal guasto, che faccia nell’ istesso tempo delle impressioni opposte. Questi Sonetti


4829. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 5 | Paragraph | SubSect | Section]

efficace per aguzzare, e svegliare quell’ appetito, che gli uomini tutti naturalmente hanno per il bello, e per il buono; ma che suole purtroppo addormentarsi, o rendersi ottuso in essi, e questa maniera consiste appunto nel raccogliere insieme, e mettere in vista questo bello, e questo buono; onde possa produrre vive impressioni; le quali da nessuna altra cosa vengono tanto disturbate, e soppresse, quanto dal brutto, e dal guasto, che faccia nell’ istesso tempo delle impressioni opposte. Questi Sonetti saranno accompagnati dalla


4830. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 5 | Paragraph | SubSect | Section]

e per il buono; ma che suole purtroppo addormentarsi, o rendersi ottuso in essi, e questa maniera consiste appunto nel raccogliere insieme, e mettere in vista questo bello, e questo buono; onde possa produrre vive impressioni; le quali da nessuna altra cosa vengono tanto disturbate, e soppresse, quanto dal brutto, e dal guasto, che faccia nell’ istesso tempo delle impressioni opposte. Questi Sonetti saranno accompagnati dalla traduzione latina. Ho atteso a renderla fedele; ho atteso ciò non ostante a renderla tale, che tutto sembri nato


4831. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 5 | Paragraph | SubSect | Section]

purtroppo addormentarsi, o rendersi ottuso in essi, e questa maniera consiste appunto nel raccogliere insieme, e mettere in vista questo bello, e questo buono; onde possa produrre vive impressioni; le quali da nessuna altra cosa vengono tanto disturbate, e soppresse, quanto dal brutto, e dal guasto, che faccia nell’ istesso tempo delle impressioni opposte. Questi Sonetti saranno accompagnati dalla traduzione latina. Ho atteso a renderla fedele; ho atteso ciò non ostante a renderla tale, che tutto sembri nato dalle viscere stesse di quella


4832. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

Sonetti, quando si darà l’ occasione, anche i Madrigali, o altro genere di corte composizioni. Ciascun Sonetto avrà il suo titolo, affinché l’attenzione s' impieghi tutta quanta a gustarlo, senza perdere il tempo a indagare di che tratta. Quando tal titolo sia tralasciato dall’ autore, e venga proposto da me, porterà il seguente segno. ❦ Gradisca il pubblico, e gradiscano gli amici miei la Dedica, che intendo lor fare di queste mie occupazioni.


4833. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

Ciascun Sonetto avrà il suo titolo, affinché l’attenzione s' impieghi tutta quanta a gustarlo, senza perdere il tempo a indagare di che tratta. Quando tal titolo sia tralasciato dall’ autore, e venga proposto da me, porterà il seguente segno. ❦ Gradisca il pubblico, e gradiscano gli amici miei la Dedica, che intendo lor fare di queste mie occupazioni.


4834. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Section]

Cinto le bionde chiome
De la materna rosa
Su l' alba rugiadosa
Venne il fanciullo Amor:

E co la dolce bocca
Mi disse in aria lieta:
Che fai, gentil Poeta,
D' Irene lodator?

Questa nevosa


4835. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



Vegliai la notte intera
Su le nojose piume.
Fin che il diurno lume
Si fece riveder:

E mi levai che il sole
Con l' inquieta sferza
Guidava a l' ora terza
I rapidi destrier.

Per doppia febbre ardente


4836. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

per vederti,
O bella Irene mia,
La consueta via
Mi piacque a calcar.

Io raddopiava il corso
A le veloci piante,
E il tuo gentil sembiante
Sperava contemplar.

Ma non ebb' io fortuna
Avventurosa e destra:
La solita finestra
Negommi il tuo


4837. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



Io raddopiava il corso
A le veloci piante,
E il tuo gentil sembiante
Sperava contemplar.

Ma non ebb' io fortuna
Avventurosa e destra:
La solita finestra
Negommi il tuo splendor.

Perchè, vedendo l' ore
Al mio cammin prefisse,
Perchè non te lo disse


4838. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



Ecco di Gnido il tempio,
Ecco le aurate porte:
In così dubbia sorte
Non voglio più languir.

Tu, che amicizia, e fede
Ti vanti di serbarmi,
Giura su questi marmi
Giura di non mentir.

Ma guarda ben che il loco
A i giuramenti è sacro;


4839. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

giuramenti è sacro;
Che questo è il simulacro
D' un nume punitor.

Guarda che se il tuo core
Al labbro non risponde,
L' aria, la terra, e l' onde,
Vendicheranno Amor.
Hic Gnidus, en sacras portas, en aurea templa;
Tam dubiae sortis nolo


4840. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



I carmi lodatori
Fille a richieder viene,
Ma i carmi son d' Irene,
E Fille non gli avrà.

Io posso dare a lei
Tenere erbette, e fiori,
Ma i carmi lodatori
Non posso, e Amor lo sa,


4841. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



I carmi lodatori
Fille a richieder viene,
Ma i carmi son d' Irene,
E Fille non gli avrà.

Io posso dare a lei
Tenere erbette, e fiori,
Ma i carmi lodatori
Non posso, e Amor lo sa,

Per tutte l' altre Belle
Mi tace fra le dita
La cetra ammutolita,


4842. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


Ma i carmi son d' Irene,
E Fille non gli avrà.

Io posso dare a lei
Tenere erbette, e fiori,
Ma i carmi lodatori
Non posso, e Amor lo sa,

Per tutte l' altre Belle
Mi tace fra le dita
La cetra ammutolita,
E nega di cantar:


4843. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


Ma i carmi lodatori
Non posso, e Amor lo sa,

Per tutte l' altre Belle
Mi tace fra le dita
La cetra ammutolita,
E nega di cantar:

Ma per la bella Irene
Tosto risponder s' ode,
E mille volte gode
Quel nome replicar.


4844. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

Belle
Mi tace fra le dita
La cetra ammutolita,
E nega di cantar:

Ma per la bella Irene
Tosto risponder s' ode,
E mille volte gode
Quel nome replicar.
Phillida queis celebrem, nequicquam carmina Phillis
Postulat;


4845. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



Pace: su questo altare
Una colomba uccido,
Ardo l' incenso, e grido:
Pace, cortese Amor.

Pace: la bella Irene
È sorda al nostro pianto.
Cessi deh cessi alquanto
L' indebito rigor.


4846. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



Tu mi ponesti a i labbri
Il calice dorato,
Ma un sorso avvelenato
Il primo sorso fu.

Ben misero e infelice
Io nacqui, se mi tocca
Con tanto amaro in bocca
Passar la gioventù!


4847. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

terza notte è questa,
Che il sonno, oh Dio! mi lascia,
Che da l' interna ambascia
Non posso respirar.

L' imago di due sguardi
Infidi e menzogneri
Su i placidi origlieri
Mi viene a funestar.

So, che pietà verace
Sente del mio dolore
Chiunque nutre in core


4848. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


So, che pietà verace
Sente del mio dolore
Chiunque nutre in core
Sensi d' umanità:

Ma, se pietà non sente
La bella e cruda Irene,
Che giova a le mie pene
Tutta l' altrui pietà?
Deficio, vigilem me nox jam tertia


4849. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

dum nequeo?

Recidasi il tuo nome
Da i faggi, e da gli allori.
Quegli occhi traditori
M' ingannano: lo so.

Credevi forse, o Bella,
Schernire a lungo un Vate?
La lingua de le


4850. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

forse, o Bella,
Schernire a lungo un Vate?
La lingua de le occhiate
Euterpe m' insegnò.

Ne le amorose scuole
Discepola, e maestra
Essa raffina, e addestra
I giovani Cantor.

Oggi per lei conosco
L' arti, e le insidie appieno
E veggoti nel seno


4851. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


Schernire a lungo un Vate?
La lingua de le occhiate
Euterpe m' insegnò.

Ne le amorose scuole
Discepola, e maestra
Essa raffina, e addestra
I giovani Cantor.

Oggi per lei conosco
L' arti, e le insidie appieno
E veggoti nel seno
Che non è mio quel cor.


4852. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


Ne le amorose scuole
Discepola, e maestra
Essa raffina, e addestra
I giovani Cantor.

Oggi per lei conosco
L' arti, e le insidie appieno
E veggoti nel seno
Che non è mio quel cor.
Non lavrus, fagusve tuo me nomine


4853. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


Discepola, e maestra
Essa raffina, e addestra
I giovani Cantor.

Oggi per lei conosco
L' arti, e le insidie appieno
E veggoti nel seno
Che non è mio quel cor.
Non lavrus, fagusve tuo me nomine captet;
Exosas ferrum


4854. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



Dischiusa è la finestra,
E il Sol co' raggi lieti
Indora le pareti
Del sacro camerin.

Me lo predisse il core,
E il core non inganna:
La bella mia tiranna


4855. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



Dischiusa è la finestra,
E il Sol co' raggi lieti
Indora le pareti
Del sacro camerin.

Me lo predisse il core,
E il core non inganna:
La bella mia tiranna
E' risanata al fin.

Svanì l' acuta febbre,
E il pianto del mio ciglio.
Rimosse ogni


4856. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



Me lo predisse il core,
E il core non inganna:
La bella mia tiranna
E' risanata al fin.

Svanì l' acuta febbre,
E il pianto del mio ciglio.
Rimosse ogni periglio,
E i giusti Dei placò.

Volean punir quell' alma
Sì barbara e indiscreta;
Ma al pianto


4857. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


La bella mia tiranna
E' risanata al fin.

Svanì l' acuta febbre,
E il pianto del mio ciglio.
Rimosse ogni periglio,
E i giusti Dei placò.

Volean punir quell' alma
Sì barbara e indiscreta;
Ma al pianto d' un poeta
Resistere chi può?


4858. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

l' acuta febbre,
E il pianto del mio ciglio.
Rimosse ogni periglio,
E i giusti Dei placò.

Volean punir quell' alma
Sì barbara e indiscreta;
Ma al pianto d' un poeta
Resistere chi può?
En Phoebus radiis Dominae penetralia


4859. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


Ne' più silvestri dumi
Al foco de' tuoi lumi
O rosa, o gelsomin:

Se un dolce zeffiretto
Ad incontrarsi viene,
E gode, o bella Irene,
Di sventolarti il crin:

Se rinverdisce un' erba
Lungo il sentiero, e chiede
Al tuo leggiadro piede


4860. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


Ad incontrarsi viene,
E gode, o bella Irene,
Di sventolarti il crin:

Se rinverdisce un' erba
Lungo il sentiero, e chiede
Al tuo leggiadro piede
Un' orma sola in don;

Sappi, vezzosa Ninfa,
Che per virtù d' Amore
Quel zeffiro, quel


4861. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

tuo leggiadro piede
Un' orma sola in don;

Sappi, vezzosa Ninfa,
Che per virtù d' Amore
Quel zeffiro, quel fiore,
E quella erbetta io son.
Si rosa, quam cernas, ridens revirescit, et halat;
Sit licet hirsutis undique septa


4862. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



Irene, siedi a l’ombra
Di questo ameno faggio,
E copriti dal raggio
De l’infocato Sol.

Ogni agnellino intanto
Pascolerà tranquillo
La menta ed il serpillo,
Di cui verdeggia il


4863. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



Ma leva da la fronte
Il cappellin di paglia....
Chi mai, chi mai t’agguaglia
In grazia ed in beltà?

Gitta il cappel su l’erbe,
E lasciati vedere....
Pupille così nere
Venere in ciel non ha.
Irene, fagi dulces


4864. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]


Irene, fagi dulces has conside ad umbras,
Dum fugere infesto solis ab igne juvat.
Interea teneris agni pascentur, et agnae
Graminibus, quorum hic copia multa viret.
Quem geris e palea, nunc tu depone galerum;
Quis tibi se forma praedicet esse parem?
Deposito nigros oculos ostende galero;
Tam nigros oculos non habet ipsa Venus.


4865. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

che notte azzurra!
Un' aura non susurra,
Non tremola uno stel.

L'usignuoletto solo
Va dalla siepe all'orno,
E sospirando intorno
Chiama la sua fedel.

Ella, che il sente appena,
Già vien di fronda in fronda,
E par che gli risponda:


4866. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

all'orno,
E sospirando intorno
Chiama la sua fedel.

Ella, che il sente appena,
Già vien di fronda in fronda,
E par che gli risponda:
Non piangere: son qui.

Che dolci affetti, o Irene,
Che gemiti son questi!
Ah! mai tu non sapesti


4867. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]


Lumine! nec frondes ullis agitantur ab avris;
Cuncta silent; tantum flet Philomela vocans
Conubii sociam, viridi dum sepe relicta
Ornum adit. Ut voces audiit illa sui
Conjugis, in frondes absenti e fronde propinquas
Fida volat: quid fles? dicere visa fuit,
En propero: o pulchrum, quem sic testantur, amorem!
Quam dulces gemitus mutua flamma parit!
En propero, Irene, nunquam vis dicere;


4868. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


De l’ Acidalia man,

Veggoli un tratto aprirsi
In armonia celeste.
Ecco di gioia agreste
Ridono i colli e il pian.

L’ aura non move fronda;
L’erbe si fan più verdi...
Oh, Amore, oh quanto perdi
A non ferire un cor!


4869. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]


Si lagneria d' amor?
Quae propria Venus alma manu formasse videtur
E labijs cantus aethereos referens
Vox exit; nemo nunc hiscat; gaudia colles,
Haec vox dum resonat, prata, nemusque beant.
Mobilis avra silet, revirescunt gramina: quid non
Premere de pharetra tela,


4870. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



I primi fior son questi
Del Maggio, che ritorna.
Prendili, e te ne adorna,
Ninfa gentile, il sen.

Io sempre a’ Dei del bosco
Gli offriva in Primavera,
Ma Irene allor non era


4871. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

traea la vita
In braccio de i sospir.

A che d’ inutil pianto
assordi la foresta?
Rispetta un’ Ombra mesta
E lasciala dormir.
Haec pia terra, meum te non stimulare dolorem,
Terra tegens gelidi


4872. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

A Dori, che prendendo le acque andò al passeggio, e fu sorpresa dal vento. Canzonetta.

Dunque Costei non bada



4873. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

A Nice in villa, perchè si renda alla Città. Canzonetta

Bianchieggia il piano, e il monte



4874. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | Section]

Essendo eletto canonico arciprete di Bassano il signor Abate Golini, il quale da Gesuita educò l' Autore in Brescia.
Questa, che l' aure molce, e per cui sono
Tra cantori Febei cantor non vile;
Questa, che a me risponde in vario stile
Aurea cetra, o Golin, questa è tuo dono.
Tu m' insegnasti a ricercarne il suono


4875. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | Section]

festosi amaranti io la incorono.
Oh me beato, se quest' alma impetra,
Tolto ogni neo, che il suo candore appanna,
Di seguir i tuoi passi infino a l' etra!
Ore, gustando teco ambrosia, e manna,
Tu darai nuove corde a la mia cetra,
E la mia cetra a Dio novelli Osanna.
Qua vates inter


4876. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | Section]


Tolto ogni neo, che il suo candore appanna,
Di seguir i tuoi passi infino a l' etra!
Ore, gustando teco ambrosia, e manna,
Tu darai nuove corde a la mia cetra,
E la mia cetra a Dio novelli Osanna.
Qua vates inter numeror non ultimus, auras
Quae mulcet, varios quae mihi pulchra sonos,


4877. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

L' Autore a Bassano sua Patria
Che fiume è questo di bei colli adorno,
E di gran ponte, che raffrena l' onde,
Su le cui vaghe ed onorate sponde
Jacopo nacque, e Ferracino un giorno?
Che gente è questa, a cui più liete intorno
Ridono le campagne, e più


4878. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

L' Autore a Bassano sua Patria
Che fiume è questo di bei colli adorno,
E di gran ponte, che raffrena l' onde,
Su le cui vaghe ed onorate sponde
Jacopo nacque, e Ferracino un giorno?
Che gente è questa, a cui più liete intorno
Ridono le campagne, e più feconde;
Ove il commercio animator diffonde
L' operoso suo genio, e vuota il corno?


4879. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


E di gran ponte, che raffrena l' onde,
Su le cui vaghe ed onorate sponde
Jacopo nacque, e Ferracino un giorno?
Che gente è questa, a cui più liete intorno
Ridono le campagne, e più feconde;
Ove il commercio animator diffonde
L' operoso suo genio, e vuota il corno?
Che cielo è questo, in cui vapor non sale
Tetro, maligno; e in cui su lievi piume


4880. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Jacopo nacque, e Ferracino un giorno?
Che gente è questa, a cui più liete intorno
Ridono le campagne, e più feconde;
Ove il commercio animator diffonde
L' operoso suo genio, e vuota il corno?
Che cielo è questo, in cui vapor non sale
Tetro, maligno; e in cui su lievi piume
Trascorre dolcemente aura vitale?
Quante grazie ti rendo, amico nume,


4881. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Ridono le campagne, e più feconde;
Ove il commercio animator diffonde
L' operoso suo genio, e vuota il corno?
Che cielo è questo, in cui vapor non sale
Tetro, maligno; e in cui su lievi piume
Trascorre dolcemente aura vitale?
Quante grazie ti rendo, amico nume,
Che pietoso segnasti al mio natale
Questo ciel, questa gente, e questo fiume.


4882. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Tetro, maligno; e in cui su lievi piume
Trascorre dolcemente aura vitale?
Quante grazie ti rendo, amico nume,
Che pietoso segnasti al mio natale
Questo ciel, questa gente, e questo fiume.
O Flumen pulchris ornatum collibus, arcu
Cui pons ingenti claudere non dat iter; (19)


4883. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

All' applauditissimo Sign. Ab. Parise, che andava a predicare in Roma.
Vedrai, Parise, i lidi Tiberini
Di sculte logge, e di gran tempi onusti,
Albergo già de' fortunati Augusti,
E de' guerrieri cavalier Latini.
Vedrai cento famosi e peregrini
Monumenti de' secoli vetusti;
Le


4884. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

applauditissimo Sign. Ab. Parise, che andava a predicare in Roma.
Vedrai, Parise, i lidi Tiberini
Di sculte logge, e di gran tempi onusti,
Albergo già de' fortunati Augusti,
E de' guerrieri cavalier Latini.
Vedrai cento famosi e peregrini
Monumenti de' secoli vetusti;
Le colonne, le terme, e i sacri busti
De' Pompei, de gli Scauri, e de Flamini,


4885. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Vedrai, Parise, i lidi Tiberini
Di sculte logge, e di gran tempi onusti,
Albergo già de' fortunati Augusti,
E de' guerrieri cavalier Latini.
Vedrai cento famosi e peregrini
Monumenti de' secoli vetusti;
Le colonne, le terme, e i sacri busti
De' Pompei, de gli Scauri, e de Flamini,
E se l' aspro involò destin nemico
Le


4886. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Albergo già de' fortunati Augusti,
E de' guerrieri cavalier Latini.
Vedrai cento famosi e peregrini
Monumenti de' secoli vetusti;
Le colonne, le terme, e i sacri busti
De' Pompei, de gli Scauri, e de Flamini,
E se l' aspro involò destin nemico
Le reliquie del foro, ove sì spesso
Tullio convinse il reo, salvò l' amico;


4887. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


E de' guerrieri cavalier Latini.
Vedrai cento famosi e peregrini
Monumenti de' secoli vetusti;
Le colonne, le terme, e i sacri busti
De' Pompei, de gli Scauri, e de Flamini,
E se l' aspro involò destin nemico
Le reliquie del foro, ove sì spesso
Tullio convinse il reo, salvò l' amico;
D' accusare il destin non t' è permesso,


4888. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

cavalier Latini.
Vedrai cento famosi e peregrini
Monumenti de' secoli vetusti;
Le colonne, le terme, e i sacri busti
De' Pompei, de gli Scauri, e de Flamini,
E se l' aspro involò destin nemico
Le reliquie del foro, ove sì spesso
Tullio convinse il reo, salvò l' amico;
D' accusare il destin non t' è permesso,
Poichè de i rostri, e de lo


4889. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


E se l' aspro involò destin nemico
Le reliquie del foro, ove sì spesso
Tullio convinse il reo, salvò l' amico;
D' accusare il destin non t' è permesso,
Poichè de i rostri, e de lo stile antico
La reliquia miglior vive in te stesso.
Atria, caesareas aulas, et splendida tecta,


4890. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Sonetto Pastorale.
Ora che teco in su l' erboso letto
Di questo ameno e rustico pendio
Sediamo, o pastorella, Alcone ed io,
Mentre pascola il gregge entro al boschetto;
Tu, che inesperta non conosci affetto,
Odi, tenera Nice, il parlar mio.


4891. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Sediamo, o pastorella, Alcone ed io,
Mentre pascola il gregge entro al boschetto;
Tu, che inesperta non conosci affetto,
Odi, tenera Nice, il parlar mio.
Due pastori or contempli, e un sol desio
Pensi che l' uno e l' altro accolga in petto.
Io miro il tuo bel labbro, e le tue chiome,
Nè cangio volto, nè mi batte il core;
E questa, o Nice, indifferenza ha


4892. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Mentre pascola il gregge entro al boschetto;
Tu, che inesperta non conosci affetto,
Odi, tenera Nice, il parlar mio.
Due pastori or contempli, e un sol desio
Pensi che l' uno e l' altro accolga in petto.
Io miro il tuo bel labbro, e le tue chiome,
Nè cangio volto, nè mi batte il core;
E questa, o Nice, indifferenza ha nome.
Or volgiti ad Alcon. Guarda il


4893. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

che inesperta non conosci affetto,
Odi, tenera Nice, il parlar mio.
Due pastori or contempli, e un sol desio
Pensi che l' uno e l' altro accolga in petto.
Io miro il tuo bel labbro, e le tue chiome,
Nè cangio volto, nè mi batte il core;
E questa, o Nice, indifferenza ha nome.
Or volgiti ad Alcon. Guarda il rossore,
Che tutto lo invermiglia. Osserva come


4894. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Due pastori or contempli, e un sol desio
Pensi che l' uno e l' altro accolga in petto.
Io miro il tuo bel labbro, e le tue chiome,
Nè cangio volto, nè mi batte il core;
E questa, o Nice, indifferenza ha nome.
Or volgiti ad Alcon. Guarda il rossore,
Che tutto lo invermiglia. Osserva come
Palpita nel mirarti: e quello è amore.


4895. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Nè cangio volto, nè mi batte il core;
E questa, o Nice, indifferenza ha nome.
Or volgiti ad Alcon. Guarda il rossore,
Che tutto lo invermiglia. Osserva come
Palpita nel mirarti: e quello è amore.
In colle herboso tecum consedimus Alcon,
Atque ego, dum viridi grex manet in nemore.


4896. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

Per Monaca.
Stolti stolti, fuggite: è giunta ormai
La saggia Verginella all' ara innante;
Entro un mischio di nuvole e di rai
Per man la tiene il suo celeste Amante.
Stuol d' Angeletti intorno a quel sembiante
E guizza, e vola, nè riposo ha mai
Chi l' umil fronte, chi le luci sante,


4897. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


La saggia Verginella all' ara innante;
Entro un mischio di nuvole e di rai
Per man la tiene il suo celeste Amante.
Stuol d' Angeletti intorno a quel sembiante
E guizza, e vola, nè riposo ha mai
Chi l' umil fronte, chi le luci sante,
Chi gli atti ammira onestamente gai.
Già sovra l' ali un se ne scrisse il nome,
Un di fiori l' ha sparsa, ed un


4898. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


La saggia Verginella all' ara innante;
Entro un mischio di nuvole e di rai
Per man la tiene il suo celeste Amante.
Stuol d' Angeletti intorno a quel sembiante
E guizza, e vola, nè riposo ha mai
Chi l' umil fronte, chi le luci sante,
Chi gli atti ammira onestamente gai.
Già sovra l' ali un se ne scrisse il nome,
Un di fiori l' ha sparsa, ed un le ha


4899. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


Chi l' umil fronte, chi le luci sante,
Chi gli atti ammira onestamente gai.
Già sovra l' ali un se ne scrisse il nome,
Un di fiori l' ha sparsa, ed un le ha tolti
I ricchi panni, e le increspate chiome.
Qual di bende la copre in cielo ordite,
Qual arpeggia, qual canta, e dice: stolti,
Qui sol regna virtù, stolti, fuggite.


4900. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

l' ali un se ne scrisse il nome,
Un di fiori l' ha sparsa, ed un le ha tolti
I ricchi panni, e le increspate chiome.
Qual di bende la copre in cielo ordite,
Qual arpeggia, qual canta, e dice: stolti,
Qui sol regna virtù, stolti, fuggite.
Eja agite, amentes, templum vitate, profani;


4901. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Essendo scelto a Protettore Degli argonauti di Ferrara il Cardinale Marcello Crescenzi.
Pianta che presso le tessalic' onde
Spiegasti in prima le ramose braccia,
E tratta poscia alle Romulee sponde
L' aria segnasti di odorosa traccia;
S' egli avverrà, che dell' eterne fronde
Onorato sudor degno mi faccia,
Da quel tuo nume, che le chiome ha


4902. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

aria segnasti di odorosa traccia;
S' egli avverrà, che dell' eterne fronde
Onorato sudor degno mi faccia,
Da quel tuo nume, che le chiome ha bionde,
No, non le voglio, ed ei sel oda, e taccia,
Sulla ripa real dell' Eridano
Siede Marcel, che le virtù divine
Tutte dimostra nel sembiante umano.
Egli la cetra mi sospende al collo,
Egli di


4903. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Siede Marcel, che le virtù divine
Tutte dimostra nel sembiante umano.
Egli la cetra mi sospende al collo,
Egli di lauro fregerammi il crine,
Mio non bugiardo, e non profano Apollo.
Thessalicas primum quae ramos arbor ad undas
Umbriferis laetos frondibus extuleras,


4904. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

vanus Apollo mihi. Sullo stesso argomento avendo già ricevuto l' Autore dallo stesso Cardinale la Tonsura e gli Ordini.
La sacra man, che mi recise il crine,
E trastullo dell' aure il crin divenne,
Quella, che poi sulle mie tempie inchine
Con gran mistero aperta s' intertenne;


4905. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Sullo stesso argomento avendo già ricevuto l' Autore dallo stesso Cardinale la Tonsura e gli Ordini.
La sacra man, che mi recise il crine,
E trastullo dell' aure il crin divenne,
Quella, che poi sulle mie tempie inchine
Con gran mistero aperta s' intertenne;
Dessa pur è, che la mia cetra alfine
Arma di corde, e 'l dosso mio


4906. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


E trastullo dell' aure il crin divenne,
Quella, che poi sulle mie tempie inchine
Con gran mistero aperta s' intertenne;
Dessa pur è, che la mia cetra alfine
Arma di corde, e 'l dosso mio di penne
Use a posarsi o sulle vette alpine,
O sulla punta dell' eccelse antenne.
Or dove sei tu, che riprendi il suono,
Che dolce io traggo dalle fila aurate,


4907. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Or dove sei tu, che riprendi il suono,
Che dolce io traggo dalle fila aurate,
Ed al franco mio vol neghi perdono?
Deh! cessa ormai dalle rampogne usate,
E riconosci infin, come non sono
Contrari nomi Sacerdote e Vate.
Sacra manus, crinem levibus quae tradidit avris,


4908. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Che dolce io traggo dalle fila aurate,
Ed al franco mio vol neghi perdono?
Deh! cessa ormai dalle rampogne usate,
E riconosci infin, come non sono
Contrari nomi Sacerdote e Vate.
Sacra manus, crinem levibus quae tradidit avris,
De nostro sectus vertice qui cecidit:


4909. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Essendo scelto a Protettore Degli argonauti di Ferrara il Cardinale Marcello Crescenzi.
Pianta che presso le tessalic' onde
Spiegasti in prima le ramose braccia,
E tratta poscia alle Romulee sponde
L' aria segnasti di odorosa traccia;
S' egli avverrà, che dell' eterne fronde
Onorato sudor degno mi faccia,
Da quel tuo nume, che le chiome ha


4910. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

aria segnasti di odorosa traccia;
S' egli avverrà, che dell' eterne fronde
Onorato sudor degno mi faccia,
Da quel tuo nume, che le chiome ha bionde,
No, non le voglio, ed ei sel oda, e taccia,
Sulla ripa real dell' Eridano
Siede Marcel, che le virtù divine
Tutte dimostra nel sembiante umano.
Egli la cetra mi sospende al collo,
Egli di


4911. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Siede Marcel, che le virtù divine
Tutte dimostra nel sembiante umano.
Egli la cetra mi sospende al collo,
Egli di lauro fregerammi il crine,
Mio non bugiardo, e non profano Apollo.
Thessalicas primum quae ramos arbor ad undas
Umbriferis laetos frondibus extuleras,


4912. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Apollo mihi. Essendo scelto a Prottetore de' Fluttuanti d' Argenta il Cardinale Corsini si allude all' Insegna e alle vicende dell' Accademia.
Nave, che fra l' orror di lampi e tuoni
Finor dolente e sconosciuta andasti,
Se pur non ti conobbero i Tritoni,
Che spesso mezzo naufraga


4913. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Essendo scelto a Prottetore de' Fluttuanti d' Argenta il Cardinale Corsini si allude all' Insegna e alle vicende dell' Accademia.
Nave, che fra l' orror di lampi e tuoni
Finor dolente e sconosciuta andasti,
Se pur non ti conobbero i Tritoni,
Che spesso mezzo naufraga invocasti,
Orsù restaura gli albori e i timoni,
Che


4914. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Essendo scelto a Prottetore de' Fluttuanti d' Argenta il Cardinale Corsini si allude all' Insegna e alle vicende dell' Accademia.
Nave, che fra l' orror di lampi e tuoni
Finor dolente e sconosciuta andasti,
Se pur non ti conobbero i Tritoni,
Che spesso mezzo naufraga invocasti,
Orsù restaura gli albori e i timoni,
Che teco porti inonorati e guasti,


4915. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Nave, che fra l' orror di lampi e tuoni
Finor dolente e sconosciuta andasti,
Se pur non ti conobbero i Tritoni,
Che spesso mezzo naufraga invocasti,
Orsù restaura gli albori e i timoni,
Che teco porti inonorati e guasti,
Insulta i minaccevoli aquiloni,
Da cui più volte in van tregua implorasti,
Ecco apparisce, ecco le spume indora


4916. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Finor dolente e sconosciuta andasti,
Se pur non ti conobbero i Tritoni,
Che spesso mezzo naufraga invocasti,
Orsù restaura gli albori e i timoni,
Che teco porti inonorati e guasti,
Insulta i minaccevoli aquiloni,
Da cui più volte in van tregua implorasti,
Ecco apparisce, ecco le spume indora
L' Astro benigno: gli susurra accanto


4917. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

indora
L' Astro benigno: gli susurra accanto
La più tranquilla favorevol Ora.
Lieti potranno i tuoi nocchieri intanto
Sulla poppa sdraiarsi o sulla prora,
E Ninfe e Glauchi innamorar col canto.
Quas petere optabas, ripis incognita navis,
Cui turbata maris fecerat unda metum;


4918. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


L' Astro benigno: gli susurra accanto
La più tranquilla favorevol Ora.
Lieti potranno i tuoi nocchieri intanto
Sulla poppa sdraiarsi o sulla prora,
E Ninfe e Glauchi innamorar col canto.
Quas petere optabas, ripis incognita navis,
Cui turbata maris fecerat unda metum;


4919. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Essendo scelto a Protettore Degli argonauti di Ferrara il Cardinale Marcello Crescenzi.
Pianta che presso le tessalic' onde
Spiegasti in prima le ramose braccia,
E tratta poscia alle Romulee sponde
L' aria segnasti di odorosa traccia;
S' egli avverrà, che dell' eterne fronde
Onorato sudor degno mi faccia,
Da quel tuo nume, che le chiome ha


4920. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

aria segnasti di odorosa traccia;
S' egli avverrà, che dell' eterne fronde
Onorato sudor degno mi faccia,
Da quel tuo nume, che le chiome ha bionde,
No, non le voglio, ed ei sel oda, e taccia,
Sulla ripa real dell' Eridano
Siede Marcel, che le virtù divine
Tutte dimostra nel sembiante umano.
Egli la cetra mi sospende al collo,
Egli di


4921. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Siede Marcel, che le virtù divine
Tutte dimostra nel sembiante umano.
Egli la cetra mi sospende al collo,
Egli di lauro fregerammi il crine,
Mio non bugiardo, e non profano Apollo.
Thessalicas primum quae ramos arbor ad undas
Umbriferis laetos frondibus extuleras,


4922. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Essendo eletto dal Popolo in Venezia un novello Piovano che fuor dell' usato non ebbe verun competitore.
Greggia, che di custode orba sen resta,
Ove sparger dovria lacrime amare,
Bolle sovente, romoreggia, e desta
Entro il bosco natio fervido gare.
O sacra verga, o maestosa vesta,
A troppi ingordi, oimì, siete voi care!
Ed a partirsi in duo la turba è presta,


4923. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Ed a partirsi in duo la turba è presta,
Qual gonfio flutto in tempestoso mare.
Ond' è pertanto, che te solo or chiede
A suo duce, o Signor, la greggia intera
E che niun teco gareggiar si vede?
Ah! troppo il tuo l' altrui valore eccede:
Egli tutti inamora, o li dispera,
E lieto, o taciturno ognun gli cede.


4924. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

chiede
A suo duce, o Signor, la greggia intera
E che niun teco gareggiar si vede?
Ah! troppo il tuo l' altrui valore eccede:
Egli tutti inamora, o li dispera,
E lieto, o taciturno ognun gli cede.
Grex quam saepe sui custodis funus acerbum
Non ita sollicitis prossequitur lacrymis,


4925. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

Di Pietro Metastasio Sulla vanità della vita umana.
Sogni, e favole io fingo: e pure in carte,
Mentre favole, e sogni orno, e disegno,
In lor, folle ch' io son! prendo tal parte,
Deh del mal, che inventai, piango, e mi sdegno.
Ma forse, allor che non m'


4926. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

Di Pietro Metastasio Sulla vanità della vita umana.
Sogni, e favole io fingo: e pure in carte,
Mentre favole, e sogni orno, e disegno,
In lor, folle ch' io son! prendo tal parte,
Deh del mal, che inventai, piango, e mi sdegno.
Ma forse, allor che non m' inganna l' arte,


4927. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

Pietro Metastasio Sulla vanità della vita umana.
Sogni, e favole io fingo: e pure in carte,
Mentre favole, e sogni orno, e disegno,
In lor, folle ch' io son! prendo tal parte,
Deh del mal, che inventai, piango, e mi sdegno.
Ma forse, allor che non m' inganna l' arte,
Più saggio io sono? E l' agitato


4928. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

Sulla vanità della vita umana.
Sogni, e favole io fingo: e pure in carte,
Mentre favole, e sogni orno, e disegno,
In lor, folle ch' io son! prendo tal parte,
Deh del mal, che inventai, piango, e mi sdegno.
Ma forse, allor che non m' inganna l' arte,
Più saggio io sono? E l' agitato ingegno


4929. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

vanità della vita umana.
Sogni, e favole io fingo: e pure in carte,
Mentre favole, e sogni orno, e disegno,
In lor, folle ch' io son! prendo tal parte,
Deh del mal, che inventai, piango, e mi sdegno.
Ma forse, allor che non m' inganna l' arte,
Più saggio io sono? E l' agitato ingegno
Forse allor più tranquillo? O forse parte
Da più salda cagion l' amor, lo sdegno?


4930. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

favole, e sogni orno, e disegno,
In lor, folle ch' io son! prendo tal parte,
Deh del mal, che inventai, piango, e mi sdegno.
Ma forse, allor che non m' inganna l' arte,
Più saggio io sono? E l' agitato ingegno
Forse allor più tranquillo? O forse parte
Da più salda cagion l' amor, lo sdegno?
Ah che non sol quelle, ch' io canto, o scrivo,
Favole son, ma quanto temo, o spero


4931. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


Forse allor più tranquillo? O forse parte
Da più salda cagion l' amor, lo sdegno?
Ah che non sol quelle, ch' io canto, o scrivo,
Favole son, ma quanto temo, o spero
Tutto è menzogna, e delirando io vivo!
Sogno della mia vita è il corso intero.
Deh, tu, Signor, quando a destarmi arrivo,
Fa, ch' io trovi riposo in sen del vero.


4932. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

o balza
In cupa valle a ristagnar negletta.
Ma se in chiuso canal geme ristretta,
Prende vigor, mentre se stessa incalza;
Al fin libera in fronte al Ciel s’inalza,
E varia, e vaga i riguardanti alletta.
Ah quell’ onda son io, che mal sicura
Dal raggio ardente, o dall’ acuto gelo,
Lenta impaluda in questa valle oscura.
Tu, che saggia t’ avvolgi in sacro


4933. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


In cupa valle a ristagnar negletta.
Ma se in chiuso canal geme ristretta,
Prende vigor, mentre se stessa incalza;
Al fin libera in fronte al Ciel s’inalza,
E varia, e vaga i riguardanti alletta.
Ah quell’ onda son io, che mal sicura
Dal raggio ardente, o dall’ acuto gelo,
Lenta impaluda in questa valle oscura.
Tu, che saggia t’ avvolgi in sacro


4934. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

onda son io, che mal sicura
Dal raggio ardente, o dall’ acuto gelo,
Lenta impaluda in questa valle oscura.
Tu, che saggia t’ avvolgi in sacro velo,
Quell’ onda sei, che cristallina, e pura
Scorre le vie, per cui si poggia al cielo.
Quae ripis fluit unda carens, sit limpida quamvis,
Et celso montis


4935. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

che le bell' onde
Da illustre derivò limpida vena,
Non scorre aperti campi, o valle amena,
Ma fra concavi sassi il corso asconde.
Così non teme il Sol, se i rai diffonde,
E fa dell' ampia Libia arder l'arena;
Nè l'intorbida mai turgida piena
Di sciolto gel, che le campagne inonde.
E pago d' esser sì tranquillo, e puro,
Ogn' aprico sentier posto in oblio,


4936. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

il corso asconde.
Così non teme il Sol, se i rai diffonde,
E fa dell' ampia Libia arder l'arena;
Nè l'intorbida mai turgida piena
Di sciolto gel, che le campagne inonde.
E pago d' esser sì tranquillo, e puro,
Ogn' aprico sentier posto in oblio,
Va sol noto a se stesso, agli altri oscuro;
Spiegando col sommesso mormorio,
Che ad unirsi egli va lieto, e sicuro


4937. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Così non teme il Sol, se i rai diffonde,
E fa dell' ampia Libia arder l'arena;
Nè l'intorbida mai turgida piena
Di sciolto gel, che le campagne inonde.
E pago d' esser sì tranquillo, e puro,
Ogn' aprico sentier posto in oblio,
Va sol noto a se stesso, agli altri oscuro;
Spiegando col sommesso mormorio,
Che ad unirsi egli va lieto, e sicuro
All' immenso


4938. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


E pago d' esser sì tranquillo, e puro,
Ogn' aprico sentier posto in oblio,
Va sol noto a se stesso, agli altri oscuro;
Spiegando col sommesso mormorio,
Che ad unirsi egli va lieto, e sicuro
All' immenso Oceano, onde partìo.
Nobilis hic fluvius placida pulcherimus unda,
Qui fluit illimi


4939. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]


All' immenso Oceano, onde partìo.
Nobilis hic fluvius placida pulcherimus unda,
Qui fluit illimi fulgidus e scatebra,
Non rure aprico, non vallibus errat amaenis;
Occultant queis it concava saxa vias;
Nec metuit solem, radiis dum jugera findit,
Et Libyae (32) vastos fervidus urit


4940. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Per una dimostrazione anatomica.
Illustre mano a esaminare eletta
La spoglia, onde superbo è il nostro niente,
Qual di te man più fida, e più perfecta
L' orme seguì, che le segnò la mente?
Vedete come il breve acciar lucente
Nelle latebre più riposte affretta,
Dove la morte sqallida, e dolente
L'


4941. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Qual di te man più fida, e più perfecta
L' orme seguì, che le segnò la mente?
Vedete come il breve acciar lucente
Nelle latebre più riposte affretta,
Dove la morte sqallida, e dolente
L' amaro dì del suo trionfo aspetta.
Ah se m' additi, quanto il nodo è frale,
A cui s' attiene il fin de' giorni miei,
Il cor m' ingombri di terror mortale!


4942. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


L' amaro dì del suo trionfo aspetta.
Ah se m' additi, quanto il nodo è frale,
A cui s' attiene il fin de' giorni miei,
Il cor m' ingombri di terror mortale!
Ma quel che puoi, se mostri, e quel, che sei,
Veggo, che al fato il tuo saper prevale,
E acquisto più valor, che non perdei.
O quae scis partes


4943. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


A cui s' attiene il fin de' giorni miei,
Il cor m' ingombri di terror mortale!
Ma quel che puoi, se mostri, e quel, che sei,
Veggo, che al fato il tuo saper prevale,
E acquisto più valor, che non perdei.
O quae scis partes humani corporis, et quae
Vincla ligant partes dinumerare manus;


4944. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

Per la Accademia delle bell' arti in Roma.
Al braccio di colui, che tutto doma
Ove la falce mietitrice inarchi,
Ceduto, è veto, an le memorie, e gli archi
Pochi degli anni a sostener la soma;
Nè per l' ampie tue vie rasi la chioma,
E di catene, e di vergogna carchi,
Nè trascinati i Barbari Monarchi


4945. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


Ove la falce mietitrice inarchi,
Ceduto, è veto, an le memorie, e gli archi
Pochi degli anni a sostener la soma;
Nè per l' ampie tue vie rasi la chioma,
E di catene, e di vergogna carchi,
Nè trascinati i Barbari Monarchi
Dietro a' Consoli tuoi più vedi, o Roma.
Pure agli onori, e alle vittorie nata,
Per farti eterna alle innocenti, e


4946. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

la falce mietitrice inarchi,
Ceduto, è veto, an le memorie, e gli archi
Pochi degli anni a sostener la soma;
Nè per l' ampie tue vie rasi la chioma,
E di catene, e di vergogna carchi,
Nè trascinati i Barbari Monarchi
Dietro a' Consoli tuoi più vedi, o Roma.
Pure agli onori, e alle vittorie nata,
Per farti eterna alle innocenti, e belle


4947. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


Nè per l' ampie tue vie rasi la chioma,
E di catene, e di vergogna carchi,
Nè trascinati i Barbari Monarchi
Dietro a' Consoli tuoi più vedi, o Roma.
Pure agli onori, e alle vittorie nata,
Per farti eterna alle innocenti, e belle
Arti, che nudri in sen, possanza è data;
E in produr maraviglie ognor novelle
Qual già del Mondo trionfasti armata,


4948. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


E di catene, e di vergogna carchi,
Nè trascinati i Barbari Monarchi
Dietro a' Consoli tuoi più vedi, o Roma.
Pure agli onori, e alle vittorie nata,
Per farti eterna alle innocenti, e belle
Arti, che nudri in sen, possanza è data;
E in produr maraviglie ognor novelle
Qual già del Mondo trionfasti armata,
Così del Tempo oggi trionfi imbelle


4949. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


Dietro a' Consoli tuoi più vedi, o Roma.
Pure agli onori, e alle vittorie nata,
Per farti eterna alle innocenti, e belle
Arti, che nudri in sen, possanza è data;
E in produr maraviglie ognor novelle
Qual già del Mondo trionfasti armata,
Così del Tempo oggi trionfi imbelle


4950. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Sull‘ indole vitrosa di Fille.
Pronta a spuntar le mattutine squille,
Salutavano l' alba, e di letea
Rugiada sparse un lieve sonno avea
Le mie di lacrimar stanche pupille.
Nè dormia già, che in mille guisa, e mille
Deste nella mia mente Amor tenea


4951. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Pronta a spuntar le mattutine squille,
Salutavano l' alba, e di letea
Rugiada sparse un lieve sonno avea
Le mie di lacrimar stanche pupille.
Nè dormia già, che in mille guisa, e mille
Deste nella mia mente Amor tenea
Le immagini del giorno; e mi parea
Di trovarmi per anche a piè di Fille
Piaceami sì, che con sospiri accesi
A' suoi


4952. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Rugiada sparse un lieve sonno avea
Le mie di lacrimar stanche pupille.
Nè dormia già, che in mille guisa, e mille
Deste nella mia mente Amor tenea
Le immagini del giorno; e mi parea
Di trovarmi per anche a piè di Fille
Piaceami sì, che con sospiri accesi
A' suoi vaghi rivolto occhi omicidi,
Qualche del mio servir mercè le chiesi.


4953. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


A' suoi vaghi rivolto occhi omicidi,
Qualche del mio servir mercè le chiesi.
Nascer a un tratto in lei pietade io vidi;
Usò dolci parole, atti cortesi,
E ch' un sogno era il mio, da ciò m' avvidi.
Nocte abeunte (36) levis clausit mea lumina somnus,
Languida quae multis


4954. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

Di Benedetto Menzini Pittura.
Tolse all' Aurora i suoi purpurei fiori,
E il lor Zaffiro alle celesti rote,
L' oro de' crini al Sole, e alle remote
Cimmerie grotte i lor noturni orrori.
Tenebre, e viva luce, ombre, e fulgori
Indi temprò con arti a se ben


4955. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

Pittura.
Tolse all' Aurora i suoi purpurei fiori,
E il lor Zaffiro alle celesti rote,
L' oro de' crini al Sole, e alle remote
Cimmerie grotte i lor noturni orrori.
Tenebre, e viva luce, ombre, e fulgori
Indi temprò con arti a se ben note;
E sù tela erudita, ancorchè immote


4956. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


Tolse all' Aurora i suoi purpurei fiori,
E il lor Zaffiro alle celesti rote,
L' oro de' crini al Sole, e alle remote
Cimmerie grotte i lor noturni orrori.
Tenebre, e viva luce, ombre, e fulgori
Indi temprò con arti a se ben note;
E sù tela erudita, ancorchè immote
Le immagini ebber moto, atti, e colori.
Alto stupore i riguardanti impiglia,


4957. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


Tolse all' Aurora i suoi purpurei fiori,
E il lor Zaffiro alle celesti rote,
L' oro de' crini al Sole, e alle remote
Cimmerie grotte i lor noturni orrori.
Tenebre, e viva luce, ombre, e fulgori
Indi temprò con arti a se ben note;
E sù tela erudita, ancorchè immote
Le immagini ebber moto, atti, e colori.
Alto stupore i riguardanti impiglia,


4958. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


L' oro de' crini al Sole, e alle remote
Cimmerie grotte i lor noturni orrori.
Tenebre, e viva luce, ombre, e fulgori
Indi temprò con arti a se ben note;
E sù tela erudita, ancorchè immote
Le immagini ebber moto, atti, e colori.
Alto stupore i riguardanti impiglia,
E intente alla si nobile fattura
Giove infin di lassù china le


4959. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


Cimmerie grotte i lor noturni orrori.
Tenebre, e viva luce, ombre, e fulgori
Indi temprò con arti a se ben note;
E sù tela erudita, ancorchè immote
Le immagini ebber moto, atti, e colori.
Alto stupore i riguardanti impiglia,
E intente alla si nobile fattura
Giove infin di lassù china le ciglia.
Tal con umana industriosa cura,
L' arte


4960. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

fulgori
Indi temprò con arti a se ben note;
E sù tela erudita, ancorchè immote
Le immagini ebber moto, atti, e colori.
Alto stupore i riguardanti impiglia,
E intente alla si nobile fattura
Giove infin di lassù china le ciglia.
Tal con umana industriosa cura,
L' arte divenne amabil meraviglia;
E d' esser vinta s' allegrò Natura.


4961. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

impiglia,
E intente alla si nobile fattura
Giove infin di lassù china le ciglia.
Tal con umana industriosa cura,
L' arte divenne amabil meraviglia;
E d' esser vinta s' allegrò Natura.
Splendorem rapuit stellis, avrique colorem,
Et soli radios, purpureumque decus


4962. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

ingenium. Architettura.
Io che le genti dissipate, e sparte
Raccolsi in lieti alberghi, e da selvose
Spelonche, e da montagne aspre e sassose
Le richiamai d' ozio civile a parte;
Io poi ben mille incontro al fiero Marte


4963. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Architettura.
Io che le genti dissipate, e sparte
Raccolsi in lieti alberghi, e da selvose
Spelonche, e da montagne aspre e sassose
Le richiamai d' ozio civile a parte;
Io poi ben mille incontro al fiero Marte
Alzai ripari, e per le vie spumose


4964. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Architettura.
Io che le genti dissipate, e sparte
Raccolsi in lieti alberghi, e da selvose
Spelonche, e da montagne aspre e sassose
Le richiamai d' ozio civile a parte;
Io poi ben mille incontro al fiero Marte
Alzai ripari, e per le vie spumose
Le sonanti del Mare onde orgogliose


4965. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Architettura.
Io che le genti dissipate, e sparte
Raccolsi in lieti alberghi, e da selvose
Spelonche, e da montagne aspre e sassose
Le richiamai d' ozio civile a parte;
Io poi ben mille incontro al fiero Marte
Alzai ripari, e per le vie spumose
Le sonanti del Mare onde orgogliose


4966. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Raccolsi in lieti alberghi, e da selvose
Spelonche, e da montagne aspre e sassose
Le richiamai d' ozio civile a parte;
Io poi ben mille incontro al fiero Marte
Alzai ripari, e per le vie spumose
Le sonanti del Mare onde orgogliose
Rispinsi indietro, e le domai per arte.
Vada or Gradivo, e la sua face avventi,
E Nettuno di nembi, e d’ ira pregno


4967. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Le richiamai d' ozio civile a parte;
Io poi ben mille incontro al fiero Marte
Alzai ripari, e per le vie spumose
Le sonanti del Mare onde orgogliose
Rispinsi indietro, e le domai per arte.
Vada or Gradivo, e la sua face avventi,
E Nettuno di nembi, e d’ ira pregno
All' orrida congiura inviti i venti.
Schernir la forza, e disprezzar lo sdegno


4968. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Io poi ben mille incontro al fiero Marte
Alzai ripari, e per le vie spumose
Le sonanti del Mare onde orgogliose
Rispinsi indietro, e le domai per arte.
Vada or Gradivo, e la sua face avventi,
E Nettuno di nembi, e d’ ira pregno
All' orrida congiura inviti i venti.
Schernir la forza, e disprezzar lo sdegno
Vedrem dei numi in terra, e in mar


4969. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Alzai ripari, e per le vie spumose
Le sonanti del Mare onde orgogliose
Rispinsi indietro, e le domai per arte.
Vada or Gradivo, e la sua face avventi,
E Nettuno di nembi, e d’ ira pregno
All' orrida congiura inviti i venti.
Schernir la forza, e disprezzar lo sdegno
Vedrem dei numi in terra, e in mar possenti
E in alta Rocca


4970. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Alzai ripari, e per le vie spumose
Le sonanti del Mare onde orgogliose
Rispinsi indietro, e le domai per arte.
Vada or Gradivo, e la sua face avventi,
E Nettuno di nembi, e d’ ira pregno
All' orrida congiura inviti i venti.
Schernir la forza, e disprezzar lo sdegno
Vedrem dei numi in terra, e in mar possenti
E in alta Rocca torreggiar


4971. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Rispinsi indietro, e le domai per arte.
Vada or Gradivo, e la sua face avventi,
E Nettuno di nembi, e d’ ira pregno
All' orrida congiura inviti i venti.
Schernir la forza, e disprezzar lo sdegno
Vedrem dei numi in terra, e in mar possenti
E in alta Rocca torreggiar l’ingegno.


4972. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

or Gradivo, e la sua face avventi,
E Nettuno di nembi, e d’ ira pregno
All' orrida congiura inviti i venti.
Schernir la forza, e disprezzar lo sdegno
Vedrem dei numi in terra, e in mar possenti
E in alta Rocca torreggiar l’ingegno.
Hirsutam, gentemque vagam juga celsa colentem,


4973. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


E Nettuno di nembi, e d’ ira pregno
All' orrida congiura inviti i venti.
Schernir la forza, e disprezzar lo sdegno
Vedrem dei numi in terra, e in mar possenti
E in alta Rocca torreggiar l’ingegno.
Hirsutam, gentemque vagam juga celsa colentem,
Et nemora, et valles, antraque


4974. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

Per Monaca chiamata come pare, Giuditta.
Questa in tenera età forte Donzella,
C' oggi del Mondo trionfar si vede
E d' umil Chiostro a solitaria cella,
Mover con presti passi ardito il piede,
Di Betulia mi par la Vedovella,
O del suo nome, e di sua gloria erede,
Quando, compiuta l' opra illustre, e


4975. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


C' oggi del Mondo trionfar si vede
E d' umil Chiostro a solitaria cella,
Mover con presti passi ardito il piede,
Di Betulia mi par la Vedovella,
O del suo nome, e di sua gloria erede,
Quando, compiuta l' opra illustre, e bella,
Tornava lieta a la paterna sede.
Ma quella per dar morte al suo Nemico
Abbandonò la mesta usata spoglia;


4976. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


E d' umil Chiostro a solitaria cella,
Mover con presti passi ardito il piede,
Di Betulia mi par la Vedovella,
O del suo nome, e di sua gloria erede,
Quando, compiuta l' opra illustre, e bella,
Tornava lieta a la paterna sede.
Ma quella per dar morte al suo Nemico
Abbandonò la mesta usata spoglia;
E ornò di gemme il crine, e il sen pudico.


4977. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

erede,
Quando, compiuta l' opra illustre, e bella,
Tornava lieta a la paterna sede.
Ma quella per dar morte al suo Nemico
Abbandonò la mesta usata spoglia;
E ornò di gemme il crine, e il sen pudico.
Questa lo vince allor, quando s' invoglia
Di vestir rozze lane, e in Chiostro amico
D' ogni terrena vanità si spoglia.


4978. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


Quando, compiuta l' opra illustre, e bella,
Tornava lieta a la paterna sede.
Ma quella per dar morte al suo Nemico
Abbandonò la mesta usata spoglia;
E ornò di gemme il crine, e il sen pudico.
Questa lo vince allor, quando s' invoglia
Di vestir rozze lane, e in Chiostro amico
D' ogni terrena vanità si spoglia.


4979. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


Ma quella per dar morte al suo Nemico
Abbandonò la mesta usata spoglia;
E ornò di gemme il crine, e il sen pudico.
Questa lo vince allor, quando s' invoglia
Di vestir rozze lane, e in Chiostro amico
D' ogni terrena vanità si spoglia.
Te, de fallaci quae daemone (54) laeta triumphas,


4980. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Femmina, che si vanta di saper innamorare, ed altro non sa che innamorarsi.
Lucrina di se stessa ognor favella,
E vanta i pregi suoi più, che non lice,
Con dir che sola tra le Ninfe è bella,
Qual sola tra gli augelli è la Fenice;
Che splende al par de l' amorosa stella,
E de la chioma in Ciel


4981. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


E vanta i pregi suoi più, che non lice,
Con dir che sola tra le Ninfe è bella,
Qual sola tra gli augelli è la Fenice;
Che splende al par de l' amorosa stella,
E de la chioma in Ciel di Berenice;
Che strali avvegrta in questa parte, e in quella;
Ma ciò, tranne lei sola, altri nol dice:
Che al sol girar di sue pupille accorte
Fra mille affanni,


4982. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

che sola tra le Ninfe è bella,
Qual sola tra gli augelli è la Fenice;
Che splende al par de l' amorosa stella,
E de la chioma in Ciel di Berenice;
Che strali avvegrta in questa parte, e in quella;
Ma ciò, tranne lei sola, altri nol dice:
Che al sol girar di sue pupille accorte
Fra mille affanni, e dolorosi omei
Già condotto à più d' un vicino a morte.


4983. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

de la chioma in Ciel di Berenice;
Che strali avvegrta in questa parte, e in quella;
Ma ciò, tranne lei sola, altri nol dice:
Che al sol girar di sue pupille accorte
Fra mille affanni, e dolorosi omei
Già condotto à più d' un vicino a morte.
Io rido in ascoltarla; e giurarei,
Ch’ ella vaneggia, e che l’amor si forte,
Che va in altri sognando, è tutto in


4984. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Ma ciò, tranne lei sola, altri nol dice:
Che al sol girar di sue pupille accorte
Fra mille affanni, e dolorosi omei
Già condotto à più d' un vicino a morte.
Io rido in ascoltarla; e giurarei,
Ch’ ella vaneggia, e che l’amor si forte,
Che va in altri sognando, è tutto in lei.


4985. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Che al sol girar di sue pupille accorte
Fra mille affanni, e dolorosi omei
Già condotto à più d' un vicino a morte.
Io rido in ascoltarla; e giurarei,
Ch’ ella vaneggia, e che l’amor si forte,
Che va in altri sognando, è tutto in lei.
Garrula vult nunquam de se Lucrina silere;


4986. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

lontana dagli uomini.
Lilla mi disse un di: che fatto avea
Un sogno stravagante oltre misura;
Esser tutta di vetro le parea,
E gli Uomini di sasso aver figura.
E mentre in sogno un tal pensier volgea,
Ogn’ incontro fugia con somma cura,
Nè che se gli appressasse alcun volea,
Che di cadere


4987. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Lilla mi disse un di: che fatto avea
Un sogno stravagante oltre misura;
Esser tutta di vetro le parea,
E gli Uomini di sasso aver figura.
E mentre in sogno un tal pensier volgea,
Ogn’ incontro fugia con somma cura,
Nè che se gli appressasse alcun volea,
Che di cadere infranta avea paura.
Anzi desta di poi


4988. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]


Sic, dum commemorat, quae somnia Morpheus illi
Subdolus attulerit, Lilla loquuta mihi est:
E fragili vitro constans mihi tota videbar;
Constantes saxo rebar adesse viros.
Diffringi metuens nolebam tangere quemquam;
Nunc quoque vix tanto libera vivo metu. (62)


4989. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

I travagli d’ Orfeo in grazia della Moglie.
Poichè tolse ad Orfeo l’ invida Parca
La diletta Euridice, egli non teme
Por il pie negli abissi, e gire insieme
Con l’ ombre ignude ne la stigia barca.
Del rigido nocchier, che il ciglio inarca
Al nuovo pondo, e alto minaccia, e freme,
Tempra l’ ire coi carmi, e pien di


4990. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


La diletta Euridice, egli non teme
Por il pie negli abissi, e gire insieme
Con l’ ombre ignude ne la stigia barca.
Del rigido nocchier, che il ciglio inarca
Al nuovo pondo, e alto minaccia, e freme,
Tempra l’ ire coi carmi, e pien di speme
Tocca la cetra; e il negro fiume ei varca.
E sceso di Cocito a l’altra riva
Scorre le piagge de l’eterno


4991. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Euridice, egli non teme
Por il pie negli abissi, e gire insieme
Con l’ ombre ignude ne la stigia barca.
Del rigido nocchier, che il ciglio inarca
Al nuovo pondo, e alto minaccia, e freme,
Tempra l’ ire coi carmi, e pien di speme
Tocca la cetra; e il negro fiume ei varca.
E sceso di Cocito a l’altra riva
Scorre le piagge de l’eterno pianto,


4992. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

negli abissi, e gire insieme
Con l’ ombre ignude ne la stigia barca.
Del rigido nocchier, che il ciglio inarca
Al nuovo pondo, e alto minaccia, e freme,
Tempra l’ ire coi carmi, e pien di speme
Tocca la cetra; e il negro fiume ei varca.
E sceso di Cocito a l’altra riva
Scorre le piagge de l’eterno pianto,
Finché di Pluto a la magione arriva.


4993. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

l’ ombre ignude ne la stigia barca.
Del rigido nocchier, che il ciglio inarca
Al nuovo pondo, e alto minaccia, e freme,
Tempra l’ ire coi carmi, e pien di speme
Tocca la cetra; e il negro fiume ei varca.
E sceso di Cocito a l’altra riva
Scorre le piagge de l’eterno pianto,
Finché di Pluto a la magione arriva.
Ivi Cerbero placa, indi col canto


4994. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Del rigido nocchier, che il ciglio inarca
Al nuovo pondo, e alto minaccia, e freme,
Tempra l’ ire coi carmi, e pien di speme
Tocca la cetra; e il negro fiume ei varca.
E sceso di Cocito a l’altra riva
Scorre le piagge de l’eterno pianto,
Finché di Pluto a la magione arriva.
Ivi Cerbero placa, indi col canto
Ottien, che torni la sua Donna


4995. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Amore obbligato a ferire con nuovi dardi.
Stanco di saettare Amore un dì
Sul margine d' un rio si riposò,
E per qualche ragion, che dir non sò,
Amor, che veglia sempre, allor dormì.
E mentre cheto egli dormia così,
Una Vecchia bruttissima passò,
Chiamata l’Avarizia, e a


4996. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Stanco di saettare Amore un dì
Sul margine d' un rio si riposò,
E per qualche ragion, che dir non sò,
Amor, che veglia sempre, allor dormì.
E mentre cheto egli dormia così,
Una Vecchia bruttissima passò,
Chiamata l’Avarizia, e a lui cangiò
L' arco, e gli strali d’oro, e poi fuggì.
S' avvide Amor, quando


4997. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


E per qualche ragion, che dir non sò,
Amor, che veglia sempre, allor dormì.
E mentre cheto egli dormia così,
Una Vecchia bruttissima passò,
Chiamata l’Avarizia, e a lui cangiò
L' arco, e gli strali d’oro, e poi fuggì.
S' avvide Amor, quando svegliato fù,
Che quell’ armi tremende più non à:
Che di piagar i Numi avean


4998. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Amor, che veglia sempre, allor dormì.
E mentre cheto egli dormia così,
Una Vecchia bruttissima passò,
Chiamata l’Avarizia, e a lui cangiò
L' arco, e gli strali d’oro, e poi fuggì.
S' avvide Amor, quando svegliato fù,
Che quell’ armi tremende più non à:
Che di piagar i Numi avean virtù.
Disperato ne piange; e


4999. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

che veglia sempre, allor dormì.
E mentre cheto egli dormia così,
Una Vecchia bruttissima passò,
Chiamata l’Avarizia, e a lui cangiò
L' arco, e gli strali d’oro, e poi fuggì.
S' avvide Amor, quando svegliato fù,
Che quell’ armi tremende più non à:
Che di piagar i Numi avean virtù.
Disperato ne piange; e d’ indi in qua


5000. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

e gli strali d’oro, e poi fuggì.
S' avvide Amor, quando svegliato fù,
Che quell’ armi tremende più non à:
Che di piagar i Numi avean virtù.
Disperato ne piange; e d’ indi in qua
Amor non è più Amor, nè fere più,
O sol con l’ armi d’ Avarizia il fa.


5001. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


D' onde i freddi Aquiloni Eolo sprigiona,
O in terren secco, o pur tra le stagnanti
Acque, il natìo vigor non abbandona.
Del Giardinier non chiede industre cura,
E a l' inguiurie de tempi il forte legno
Nutre i suoi pomi, e la corteccia indura.
Tal, chi d' avverso Ciel soffre lo sdegno,
Nè virtù perde, e i bei pensier matura,
Quegli è l' Uom


5002. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


O in terren secco, o pur tra le stagnanti
Acque, il natìo vigor non abbandona.
Del Giardinier non chiede industre cura,
E a l' inguiurie de tempi il forte legno
Nutre i suoi pomi, e la corteccia indura.
Tal, chi d' avverso Ciel soffre lo sdegno,
Nè virtù perde, e i bei pensier matura,
Quegli è l' Uom saggio, e di corona è degno.


5003. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

Giardinier non chiede industre cura,
E a l' inguiurie de tempi il forte legno
Nutre i suoi pomi, e la corteccia indura.
Tal, chi d' avverso Ciel soffre lo sdegno,
Nè virtù perde, e i bei pensier matura,
Quegli è l' Uom saggio, e di corona è degno.
Plantarum ex numero magno, quas terra ministrat,


5004. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

inguiurie de tempi il forte legno
Nutre i suoi pomi, e la corteccia indura.
Tal, chi d' avverso Ciel soffre lo sdegno,
Nè virtù perde, e i bei pensier matura,
Quegli è l' Uom saggio, e di corona è degno.
Plantarum ex numero magno, quas terra ministrat,
Eurysthee, stupes, mespilus alma suis


5005. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Risposta d‘ un Pastore ad una femmina poco bella troppo occupata ad abbellirsi.
Il pastorel Carino ogni pensiero
Posto in un Capro avea di negro vello,
Che di sua greggia era il più forte, e snello,
Ed ogn’altro vincea col corno altero.
Pazzerel gli era intorno il giorno intero,
Per farlo bianco, e renderlo più bello:
Spesso il lavava a un limpido


5006. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

avea di negro vello,
Che di sua greggia era il più forte, e snello,
Ed ogn’altro vincea col corno altero.
Pazzerel gli era intorno il giorno intero,
Per farlo bianco, e renderlo più bello:
Spesso il lavava a un limpido ruscello,
Ma lavandolo più, lo fea più nero.
Clori, che giunse, e rimirollo attenta
Disse: quest’ opra tua nulla ti


5007. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

gli era intorno il giorno intero,
Per farlo bianco, e renderlo più bello:
Spesso il lavava a un limpido ruscello,
Ma lavandolo più, lo fea più nero.
Clori, che giunse, e rimirollo attenta
Disse: quest’ opra tua nulla ti frutta,
Perchè il Capro più nero ognor diventa,
Il Pastor le rispose: e tu ben tutta
Stai la mattina ad abbellirti


5008. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

più, lo fea più nero.
Clori, che giunse, e rimirollo attenta
Disse: quest’ opra tua nulla ti frutta,
Perchè il Capro più nero ognor diventa,
Il Pastor le rispose: e tu ben tutta
Stai la mattina ad abbellirti intenta,
Pur ti veggo ogni dì sempre più brutta.


5009. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

Di Eustachio Manfredi Per la professione d' una Monaca.
Qual' uom, che per trovar scoscesa, e torta
La via, pur non s' arresti, e il cammin segua,
Perchè speme l' aita, e lo conforta
A gir fin là, dov' il sentier s' adegua;
Così costei, non perchè dura ha scorta


5010. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

Per la professione d' una Monaca.
Qual' uom, che per trovar scoscesa, e torta
La via, pur non s' arresti, e il cammin segua,
Perchè speme l' aita, e lo conforta
A gir fin là, dov' il sentier s' adegua;
Così costei, non perchè dura ha scorta
Sua grande impresa, al buon desir fa


5011. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

Per la professione d' una Monaca.
Qual' uom, che per trovar scoscesa, e torta
La via, pur non s' arresti, e il cammin segua,
Perchè speme l' aita, e lo conforta
A gir fin là, dov' il sentier s' adegua;
Così costei, non perchè dura ha scorta
Sua grande impresa, al buon desir fa tregua,
Ma si forte ei la preme, e la


5012. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

l' aita, e lo conforta
A gir fin là, dov' il sentier s' adegua;
Così costei, non perchè dura ha scorta
Sua grande impresa, al buon desir fa tregua,
Ma si forte ei la preme, e la trasporta,
Che al fin da gli occhi altrui pur si dilegua.
Gran tempo è già, che generosa il piede
Pose, ov’ altri smarrirsi ha per usanza,
E rare pel sentiero orme già


5013. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


Ma si forte ei la preme, e la trasporta,
Che al fin da gli occhi altrui pur si dilegua.
Gran tempo è già, che generosa il piede
Pose, ov’ altri smarrirsi ha per usanza,
E rare pel sentiero orme già vede;
Pur poco quel, che scorse, e quel che avanza
Poco ella stima ancor, se al desir crede;
Sì dolce de la meta è la speranza.


5014. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

gli occhi altrui pur si dilegua.
Gran tempo è già, che generosa il piede
Pose, ov’ altri smarrirsi ha per usanza,
E rare pel sentiero orme già vede;
Pur poco quel, che scorse, e quel che avanza
Poco ella stima ancor, se al desir crede;
Sì dolce de la meta è la speranza.


5015. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Se sia più malagevole mantenersi l’ altrui amore, che aquistarselo problema proposto nell' Accademia de' Gelati.
Storge ilbuon cacciator da sua capanna
Augelin vago, e vuol' uscirne in traccia,
E dietro a lui, ch' errando oltre si caccia,
Per dura alpestra via suda, e s' alfanna.
E tal con l' occhio il siegue, e si procaccia
Oprando or


5016. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

sia più malagevole mantenersi l’ altrui amore, che aquistarselo problema proposto nell' Accademia de' Gelati.
Storge ilbuon cacciator da sua capanna
Augelin vago, e vuol' uscirne in traccia,
E dietro a lui, ch' errando oltre si caccia,
Per dura alpestra via suda, e s' alfanna.
E tal con l' occhio il siegue, e si procaccia
Oprando or laccio,or rete, or vischio, or canna,


5017. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

de' Gelati.
Storge ilbuon cacciator da sua capanna
Augelin vago, e vuol' uscirne in traccia,
E dietro a lui, ch' errando oltre si caccia,
Per dura alpestra via suda, e s' alfanna.
E tal con l' occhio il siegue, e si procaccia
Oprando or laccio,or rete, or vischio, or canna,
Che pure al fin lui mal’ accorto inganna,
E lieto


5018. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Storge ilbuon cacciator da sua capanna
Augelin vago, e vuol' uscirne in traccia,
E dietro a lui, ch' errando oltre si caccia,
Per dura alpestra via suda, e s' alfanna.
E tal con l' occhio il siegue, e si procaccia
Oprando or laccio,or rete, or vischio, or canna,
Che pure al fin lui mal’ accorto inganna,
E lieto l’imprigiona, e il piè gli allaccia.


5019. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

sua capanna
Augelin vago, e vuol' uscirne in traccia,
E dietro a lui, ch' errando oltre si caccia,
Per dura alpestra via suda, e s' alfanna.
E tal con l' occhio il siegue, e si procaccia
Oprando or laccio,or rete, or vischio, or canna,
Che pure al fin lui mal’ accorto inganna,
E lieto l’imprigiona, e il piè gli allaccia.
Ma sì con


5020. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

via suda, e s' alfanna.
E tal con l' occhio il siegue, e si procaccia
Oprando or laccio,or rete, or vischio, or canna,
Che pure al fin lui mal’ accorto inganna,
E lieto l’imprigiona, e il piè gli allaccia.
Ma sì con unghia, e rosrro ei s' affatica,
Che sciolti i nodi, e rotto il carcer tristo,
Batte le penne inver la selva antica;


5021. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


E tal con l' occhio il siegue, e si procaccia
Oprando or laccio,or rete, or vischio, or canna,
Che pure al fin lui mal’ accorto inganna,
E lieto l’imprigiona, e il piè gli allaccia.
Ma sì con unghia, e rosrro ei s' affatica,
Che sciolti i nodi, e rotto il carcer tristo,
Batte le penne inver la selva antica;
E il meschin piagne,


5022. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

procaccia
Oprando or laccio,or rete, or vischio, or canna,
Che pure al fin lui mal’ accorto inganna,
E lieto l’imprigiona, e il piè gli allaccia.
Ma sì con unghia, e rosrro ei s' affatica,
Che sciolti i nodi, e rotto il carcer tristo,
Batte le penne inver la selva antica;
E il meschin piagne, troppo tardi avvisto,
Che sua preda serbar


5023. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

or canna,
Che pure al fin lui mal’ accorto inganna,
E lieto l’imprigiona, e il piè gli allaccia.
Ma sì con unghia, e rosrro ei s' affatica,
Che sciolti i nodi, e rotto il carcer tristo,
Batte le penne inver la selva antica;
E il meschin piagne, troppo tardi avvisto,
Che sua preda serbar cura, e fatica
Più grave era per lui del


5024. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

lieto l’imprigiona, e il piè gli allaccia.
Ma sì con unghia, e rosrro ei s' affatica,
Che sciolti i nodi, e rotto il carcer tristo,
Batte le penne inver la selva antica;
E il meschin piagne, troppo tardi avvisto,
Che sua preda serbar cura, e fatica
Più grave era per lui del primo acquisto.


5025. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

ei s' affatica,
Che sciolti i nodi, e rotto il carcer tristo,
Batte le penne inver la selva antica;
E il meschin piagne, troppo tardi avvisto,
Che sua preda serbar cura, e fatica
Più grave era per lui del primo acquisto.
Pulchram venator volucrem dum prospicit, illam


5026. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

Sentimenti di stima verso una Donzella.
Vaga Angioletta, che in sì dolce, e puro
Leggiadro velo a noi dal Ciel scendesti,
Ed or beando vai quest' aure, e questi
Colli, che di tal don degni non furo;
Per quella man, per quelle labbra io giuro,


5027. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

Sentimenti di stima verso una Donzella.
Vaga Angioletta, che in sì dolce, e puro
Leggiadro velo a noi dal Ciel scendesti,
Ed or beando vai quest' aure, e questi
Colli, che di tal don degni non furo;
Per quella man, per quelle labbra io giuro,
Per quei tuoi schivi atti cortesi, onesti,
Per gli occhi, onde tal piaga al cor mi festi,


5028. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

che di tal don degni non furo;
Per quella man, per quelle labbra io giuro,
Per quei tuoi schivi atti cortesi, onesti,
Per gli occhi, onde tal piaga al cor mi festi,
Che già morronne, e sorte altra non curo;
Sebbene gelosia del suo veneno
M’ asperse, mai non naque entro il mio petto
Pensier, che al tuo candor recasse oltraggio;
E se nube talor di reo sospetto


5029. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


Che già morronne, e sorte altra non curo;
Sebbene gelosia del suo veneno
M’ asperse, mai non naque entro il mio petto
Pensier, che al tuo candor recasse oltraggio;
E se nube talor di reo sospetto
Alzarsi osò, per dileguarla appieno
Del divin volto tuo bastò un sol raggio.
O quae


5030. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Sul destro fianco de l' ingordo Reno,
Dove la Città sorge, in sito ameno,
Che per scienza è gloriosa tanto;
Io quì innalzo a questo fiume accanto,
Per suo dispetto, e suo terror non meno,
Che per su' eterno insuperabil freno
Da rattemprar le antiche furie alquanto.
Aci coll' ombra sua, che già disperse
Quest' Acque, altre fiate, e che da pria


5031. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

suo dispetto, e suo terror non meno,
Che per su' eterno insuperabil freno
Da rattemprar le antiche furie alquanto.
Aci coll' ombra sua, che già disperse
Quest' Acque, altre fiate, e che da pria
L' incostanza di lui vinse, e scoperse;
Far potrà, che qualor nuova follia
Lo prenda, le pupille in lei converse
Freni 'l su' orgoglio, e al Mar s' apra la via.


5032. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

per su' eterno insuperabil freno
Da rattemprar le antiche furie alquanto.
Aci coll' ombra sua, che già disperse
Quest' Acque, altre fiate, e che da pria
L' incostanza di lui vinse, e scoperse;
Far potrà, che qualor nuova follia
Lo prenda, le pupille in lei converse
Freni 'l su' orgoglio, e al Mar s' apra la via.


5033. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Quest' Acque, altre fiate, e che da pria
L' incostanza di lui vinse, e scoperse;
Far potrà, che qualor nuova follia
Lo prenda, le pupille in lei converse
Freni 'l su' orgoglio, e al Mar s' apra la via.
Hic ubi Palladijs studijs urbs inclita surgit
Ad Rheni ripas hanc ego pyramidem


5034. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

Avertenza del traduttore. Avendo io fatto la scelta dei sonetti qui tradotti senza aver tralasciato di stamparne l' originale Italiano, ho ben potuto indirizzare agli Italiani in lingua Italiana il frontispizio, e la prefazione. Adnotationes. (76) Hic funebria quaedam subjunxi; sed nemo propterea judicet, id mihi ingenium esse, ut funebria caeteris anteferam.


5035. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

arbori
Al piano suol fann’ombra,
L’altra devoto portico
12Per lungo tratto ingombra.
La tua, gran padre Ovidio,
Scorrea difficil arte,
Pascendo i guardi, e l’animo
16Sulle maestre carte;
Quando improvviso scossemi
L’avvicinar d’un cocchio,
E ratto addietro volgere
20Mi fece il cupid’occhio.
Su i piè


5036. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


La tua, gran padre Ovidio,
Scorrea difficil arte,
Pascendo i guardi, e l’animo
16Sulle maestre carte;
Quando improvviso scossemi
L’avvicinar d’un cocchio,
E ratto addietro volgere
20Mi fece il cupid’occhio.
Su i piè m’arresto immobile,
E il cocchio aureo trapassa,
Che per la densa polvere
24Orma profonda lassa.


5037. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

maestre carte;
Quando improvviso scossemi
L’avvicinar d’un cocchio,
E ratto addietro volgere
20Mi fece il cupid’occhio.
Su i piè m’arresto immobile,
E il cocchio aureo trapassa,
Che per la densa polvere
24Orma profonda lassa.
Sola su i drappi serici
Con maestà sedea
Tal che in quel punto apparvemi
28Men donna assai che


5038. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

sul suo carro Venere
Forse scorrea Citera,
Da poi che Adon le tolsero
36Denti d’ingorda fera.
La bella intanto i lucidi
Percote ampi cristalli;
L’auriga intende, e posano
40I docili cavalli.
Tosto m’appresso, e inchinomi
A quel leggiadro viso,
Che s’adornò d’un facile
44Conquistator sorriso.
Amor, di


5039. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

le tolsero
36Denti d’ingorda fera.
La bella intanto i lucidi
Percote ampi cristalli;
L’auriga intende, e posano
40I docili cavalli.
Tosto m’appresso, e inchinomi
A quel leggiadro viso,
Che s’adornò d’un facile
44Conquistator sorriso.
Amor, di tua vittoria
Come vorrei lagnarmi?
Chi mai dovea


Bibliographia locorum inventorum

Sivrić, Antun (1765 - 1830) [1803], Traduzione latina delle Anacreontiche ... e dei sonetti, versio electronica (), Verborum 42047, 5086 versus, Ed. Neven Jovanović [genre: poesis epigramma; poesis versio; paratextus prosaici] [word count] [sivrichaanacreont].


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