Croatiae auctores Latini: inventa  
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150. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [Paragraph | Section]

Benedetto Menzini, di Francesco Puricelli, d' Eustachio Manfredi fatta da Antonio Sivrich di cui pur sono le poesie poste nella fine di questo libro: dove s'incontrerà tradotta altresì la seconda Anacreontica di Ludovico Savioli Fontana Ragusa presso Antonio Martecchini MDCCCIII.


151. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [Paragraph | SubSect | Section]

altrettanto è grave il tedio, che producono i difettosi. Anzi dove s’incontrano questi confusi con quelli, quel che c’è di vizioso negli uni suole infastidirci a segno, che non assaggiamo piu quel che v' è di buono negli altri. Il diletto viene distrutto per così dire dal disgusto, e la soavità rimane oppressa da un amaro veleno. Non così succedeva a Tantalo, il quale se non toccava i buoni frutti, non era obbligato almeno a mangiarne degli aspri, ed avvelenati. Non può ben dunque concepirsi sin a qual segno sia capace d’allettarci il


152. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [Paragraph | SubSect | Section]

onde si vegga brillar liberamente, e svilupparsi il loro splendore, senza essere avvilito, ed offuscato dalla caligine, e dalle macchie. Per questo motivo mi sono proposto di scegliere i migliori tra quelli, che furono pubblicati in italiano. Se io sapessi sceglierli veramente bene, Giovanni de la Bruyere mi loderebbe assai; il quale disse, che choisir c’ est inventer , cioè a dire, che lo scegliere è un inventare. Comunque sia bramerei, che questa scelta potesse meritare il nome di scelta; affine di promuovere quel salubre, delicato, e prezioso


153. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 4 | Paragraph | SubSect | Section]

mi loderebbe assai; il quale disse, che choisir c’ est inventer , cioè a dire, che lo scegliere è un inventare. Comunque sia bramerei, che questa scelta potesse meritare il nome di scelta; affine di promuovere quel salubre, delicato, e prezioso piacere, che somministra la poesia, dono sublime, e generoso, che il Cielo ha saputo concedere agli uomini. Io ammetto quei Sonetti, che sono scherzevoli, e spiritosi a guisa di certi Epigrammi, ovvero quelli, che sanno porgere una certa unzione allo spirito, e non altri. Senza una di queste due doti


154. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 4 | Paragraph | SubSect | Section]

e spiritosi a guisa di certi Epigrammi, ovvero quelli, che sanno porgere una certa unzione allo spirito, e non altri. Senza una di queste due doti non mi sembra già, che possano essere di grande preggio. Questo sia detto in genere. Sarei in caso, quando occorresse, d' assegnare in particolare la ragione rispettiva, per la quale ho escluso qualsisia di quelli, che ho creduto a proposito d’escludere. Questo però formerebbe non già l’ opera, che faccio; ma bensì un altra, che io non prometto d’intraprendere. Mi piace più esercitarmi a lodare di quello che a criticare. Qui si


155. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 4 | Paragraph | SubSect | Section]

Epigrammi, ovvero quelli, che sanno porgere una certa unzione allo spirito, e non altri. Senza una di queste due doti non mi sembra già, che possano essere di grande preggio. Questo sia detto in genere. Sarei in caso, quando occorresse, d' assegnare in particolare la ragione rispettiva, per la quale ho escluso qualsisia di quelli, che ho creduto a proposito d’escludere. Questo però formerebbe non già l’ opera, che faccio; ma bensì un altra, che io non prometto d’intraprendere. Mi piace più esercitarmi a lodare di quello che a criticare. Qui si tratta d’ impiegare una


156. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 4 | Paragraph | SubSect | Section]

ho escluso qualsisia di quelli, che ho creduto a proposito d’escludere. Questo però formerebbe non già l’ opera, che faccio; ma bensì un altra, che io non prometto d’intraprendere. Mi piace più esercitarmi a lodare di quello che a criticare. Qui si tratta d’ impiegare una maniera la più sicura, e la più efficace per aguzzare, e svegliare quell’ appetito, che gli uomini tutti naturalmente hanno per il bello, e per il buono; ma che suole purtroppo addormentarsi, o rendersi ottuso in essi, e questa maniera consiste appunto nel raccogliere insieme, e mettere


157. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 4 | Paragraph | SubSect | Section]

di quelli, che ho creduto a proposito d’escludere. Questo però formerebbe non già l’ opera, che faccio; ma bensì un altra, che io non prometto d’intraprendere. Mi piace più esercitarmi a lodare di quello che a criticare. Qui si tratta d’ impiegare una maniera la più sicura, e la più efficace per aguzzare, e svegliare quell’ appetito, che gli uomini tutti naturalmente hanno per il bello, e per il buono; ma che suole purtroppo addormentarsi, o rendersi ottuso in essi, e questa maniera consiste appunto nel raccogliere insieme, e mettere in vista questo


158. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

un opuscolo separato. Ma capitando che io dia altre cose in luce, darò sempre un’ indice delle cose antecedentemente stampate col mio nome. Attualmente presento un certo numero di Sonetti ricavato da alcuni autori, che ne hanno scritto pochi. Porgo pure la traduzione delle Anacreontiche di Vittorelli, le quali tutte hanno dell’ Epigrammatico. Non avrò difficoltà d’ inserire tra i Sonetti, quando si darà l’ occasione, anche i Madrigali, o altro genere di corte composizioni. Ciascun Sonetto avrà il suo titolo, affinché l’attenzione


159. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

suo titolo, affinché l’attenzione s' impieghi tutta quanta a gustarlo, senza perdere il tempo a indagare di che tratta. Quando tal titolo sia tralasciato dall’ autore, e venga proposto da me, porterà il seguente segno. ❦ Gradisca il pubblico, e gradiscano gli amici miei la Dedica, che intendo lor fare di queste mie occupazioni.


160. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Section]



Cinto le bionde chiome
De la materna rosa
Su l' alba rugiadosa
Venne il fanciullo Amor:

E co la dolce bocca
Mi disse in aria


161. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Section]

Cinto le bionde chiome
De la materna rosa
Su l' alba rugiadosa
Venne il fanciullo Amor:

E co la dolce bocca
Mi disse in aria lieta:
Che fai, gentil Poeta,
D' Irene lodator?

Questa nevosa


162. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Section]

Io lascio in dono a te.

Solo conviene a questa
Di celebrare Irene:
A questa sol conviene
D' esprimer la tua fe.
Rorifero surgente die mea tecta subivit
Parvus amor cinctus tempora pulchra rosis.


163. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

te celebrare decet.

Vegliai la notte intera
Su le nojose piume.
Fin che il diurno lume
Si fece riveder:

E mi levai che il sole
Con l'


164. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

fiori
Al molle Anacreonte:
Si vaga rosa in fronte
Esso non ebbe un dì.

Questa non è del campo
Ignobile fatica.
La nostra dolce Amica
Di propria man la ordì.

Ne gli orti d' Amatunta,
Credilo, Irene mia,
Natura non avria
Saputo far di più.


165. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


Si vaga rosa in fronte
Esso non ebbe un dì.

Questa non è del campo
Ignobile fatica.
La nostra dolce Amica
Di propria man la ordì.

Ne gli orti d' Amatunta,
Credilo, Irene mia,
Natura non avria
Saputo far di più.

A


166. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



Stamane per vederti,
O bella Irene mia,
La consueta via
Mi piacque a calcar.

Io raddopiava il corso
A le veloci piante,
E il tuo gentil sembiante
Sperava contemplar.


167. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


A le veloci piante,
E il tuo gentil sembiante
Sperava contemplar.

Ma non ebb' io fortuna
Avventurosa e destra:
La solita finestra
Negommi il tuo splendor.

Perchè, vedendo l' ore
Al mio cammin prefisse,
Perchè non te lo disse
Quel cattivel d'


168. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


A i giuramenti è sacro;
Che questo è il simulacro
D' un nume punitor.

Guarda che se il tuo core
Al labbro non risponde,
L' aria, la terra, e l' onde,
Vendicheranno Amor.
Hic Gnidus, en sacras portas, en aurea templa;
Tam dubiae


169. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


Tenere erbette, e fiori,
Ma i carmi lodatori
Non posso, e Amor lo sa,

Per tutte l' altre Belle
Mi tace fra le dita
La cetra ammutolita,
E nega di cantar:

Ma per la bella Irene
Tosto risponder s' ode,
E mille volte gode
Quel nome replicar.


170. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

sa,

Per tutte l' altre Belle
Mi tace fra le dita
La cetra ammutolita,
E nega di cantar:

Ma per la bella Irene
Tosto risponder s' ode,
E mille volte gode
Quel nome replicar.


171. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



Pace: su questo altare
Una colomba uccido,
Ardo l' incenso, e grido:
Pace, cortese Amor.

Pace: la bella Irene
È sorda al nostro pianto.
Cessi deh cessi alquanto
L' indebito rigor.

Tu mi ponesti a i labbri
Il calice dorato,


172. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


Ma un sorso avvelenato
Il primo sorso fu.

Ben misero e infelice
Io nacqui, se mi tocca
Con tanto amaro in bocca
Passar la gioventù!
Parcito amor; thuris do munera, parcito clemens,
Irenem fletus non tetigere mei.
Has aras


173. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

juventus;
Os cui tam tristis laedit amarities?

La terza notte è questa,
Che il sonno, oh Dio! mi lascia,
Che da l' interna ambascia
Non posso respirar.

L' imago di due sguardi
Infidi e


174. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


So, che pietà verace
Sente del mio dolore
Chiunque nutre in core
Sensi d' umanità:

Ma, se pietà non sente
La bella e cruda Irene,
Che giova a le mie pene
Tutta l' altrui pietà?
Deficio, vigilem me nox jam


175. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


Da i faggi, e da gli allori.
Quegli occhi traditori
M' ingannano: lo so.

Credevi forse, o Bella,
Schernire a lungo un Vate?
La lingua de le occhiate
Euterpe m' insegnò.

Ne le amorose scuole
Discepola, e maestra
Essa raffina, e addestra
I giovani


176. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

fravs Euterpes munere tota patet.

Dischiusa è la finestra,
E il Sol co' raggi lieti
Indora le pareti
Del sacro camerin.

Me lo predisse il core,
E il core non inganna:


177. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


E il Sol co' raggi lieti
Indora le pareti
Del sacro camerin.

Me lo predisse il core,
E il core non inganna:
La bella mia tiranna
E' risanata al fin.

Svanì l' acuta febbre,
E il pianto del mio ciglio.
Rimosse ogni periglio,
E i giusti Dei


178. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



Spesso a narrare intesi,
Che il vedovo poeta
La tigre immansueta,
Ed il leon placò:


179. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


Di questo ameno faggio,
E copriti dal raggio
De l’infocato Sol.

Ogni agnellino intanto
Pascolerà tranquillo
La menta ed il serpillo,
Di cui verdeggia il suol.

Ma leva da la fronte
Il cappellin di paglia....
Chi mai, chi mai t’agguaglia
In grazia ed in


180. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

Sol.

Ogni agnellino intanto
Pascolerà tranquillo
La menta ed il serpillo,
Di cui verdeggia il suol.

Ma leva da la fronte
Il cappellin di paglia....
Chi mai, chi mai t’agguaglia
In grazia ed in beltà?

Gitta il cappel su l’erbe,
E lasciati


181. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

non susurra,
Non tremola uno stel.

L'usignuoletto solo
Va dalla siepe all'orno,
E sospirando intorno
Chiama la sua fedel.

Ella, che il sente appena,
Già vien di fronda in fronda,
E par che gli risponda:
Non piangere: son qui.


182. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


Quo semel exarsit, ponere nescit amans.

La vidi (oh che portento!



183. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


Che giovano a gli estinti
Due lagrime, o due fior?

Empia! Dovevi allora
Porger mi un fil d’ aita
Quando traea la vita
In braccio de i sospir.

A che d’ inutil pianto
assordi la foresta?
Rispetta un’ Ombra mesta
E


184. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

allora
Porger mi un fil d’ aita
Quando traea la vita
In braccio de i sospir.

A che d’ inutil pianto
assordi la foresta?
Rispetta un’ Ombra mesta
E lasciala dormir.


185. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | Section]

cetra, o Golin, questa è tuo dono.
Tu m' insegnasti a ricercarne il suono
De gli anni miei sul giovinetto aprile,
Ed or che a te si affida il patrio ovile,
Di festosi amaranti io la incorono.
Oh me beato, se quest' alma impetra,
Tolto ogni neo, che il suo candore appanna,
Di seguir i tuoi passi infino a l' etra!
Ore, gustando teco ambrosia, e manna,


186. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | Section]


Oh me beato, se quest' alma impetra,
Tolto ogni neo, che il suo candore appanna,
Di seguir i tuoi passi infino a l' etra!
Ore, gustando teco ambrosia, e manna,
Tu darai nuove corde a la mia cetra,
E la mia cetra a Dio novelli Osanna.
Qua vates inter numeror non ultimus, auras
Quae


187. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | Section]


Tolto ogni neo, che il suo candore appanna,
Di seguir i tuoi passi infino a l' etra!
Ore, gustando teco ambrosia, e manna,
Tu darai nuove corde a la mia cetra,
E la mia cetra a Dio novelli Osanna.
Qua vates inter numeror non ultimus, auras
Quae mulcet, varios quae mihi pulchra sonos,


188. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Le reliquie del foro, ove sì spesso
Tullio convinse il reo, salvò l' amico;
D' accusare il destin non t' è permesso,
Poichè de i rostri, e de lo stile antico
La reliquia miglior vive in te stesso.
Atria, caesareas aulas, et splendida tecta,
Quae Latii veteres incoluere Duces,


189. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

Di Onofrio Minzoni. Per Monaca.
Stolti stolti, fuggite: è giunta ormai
La saggia Verginella all' ara innante;
Entro un mischio di nuvole e di rai
Per man la tiene il suo celeste Amante.
Stuol d' Angeletti intorno a quel sembiante
E guizza, e vola, nè riposo


190. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

Per Monaca.
Stolti stolti, fuggite: è giunta ormai
La saggia Verginella all' ara innante;
Entro un mischio di nuvole e di rai
Per man la tiene il suo celeste Amante.
Stuol d' Angeletti intorno a quel sembiante
E guizza, e vola, nè riposo ha mai
Chi l' umil fronte, chi le luci sante,
Chi gli atti ammira onestamente


191. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


Chi gli atti ammira onestamente gai.
Già sovra l' ali un se ne scrisse il nome,
Un di fiori l' ha sparsa, ed un le ha tolti
I ricchi panni, e le increspate chiome.
Qual di bende la copre in cielo ordite,
Qual arpeggia, qual canta, e dice: stolti,
Qui sol regna virtù, stolti, fuggite.


192. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

bionde,
No, non le voglio, ed ei sel oda, e taccia,
Sulla ripa real dell' Eridano
Siede Marcel, che le virtù divine
Tutte dimostra nel sembiante umano.
Egli la cetra mi sospende al collo,
Egli di lauro fregerammi il crine,
Mio non bugiardo, e non profano Apollo.


193. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

lavrum tribuat vanus Apollo mihi. Sullo stesso argomento avendo già ricevuto l' Autore dallo stesso Cardinale la Tonsura e gli Ordini.
La sacra man, che mi recise il crine,
E trastullo dell' aure il crin divenne,
Quella, che poi sulle mie tempie inchine
Con gran mistero aperta s'


194. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Sullo stesso argomento avendo già ricevuto l' Autore dallo stesso Cardinale la Tonsura e gli Ordini.
La sacra man, che mi recise il crine,
E trastullo dell' aure il crin divenne,
Quella, che poi sulle mie tempie inchine
Con gran mistero aperta s' intertenne;
Dessa pur è, che la mia


195. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


La sacra man, che mi recise il crine,
E trastullo dell' aure il crin divenne,
Quella, che poi sulle mie tempie inchine
Con gran mistero aperta s' intertenne;
Dessa pur è, che la mia cetra alfine
Arma di corde, e 'l dosso mio di penne
Use a posarsi o sulle vette alpine,
O sulla punta dell' eccelse antenne.
Or dove sei tu, che riprendi il suono,


196. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

bionde,
No, non le voglio, ed ei sel oda, e taccia,
Sulla ripa real dell' Eridano
Siede Marcel, che le virtù divine
Tutte dimostra nel sembiante umano.
Egli la cetra mi sospende al collo,
Egli di lauro fregerammi il crine,
Mio non bugiardo, e non profano Apollo.


197. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

guasti,
Insulta i minaccevoli aquiloni,
Da cui più volte in van tregua implorasti,
Ecco apparisce, ecco le spume indora
L' Astro benigno: gli susurra accanto
La più tranquilla favorevol Ora.
Lieti potranno i tuoi nocchieri intanto
Sulla poppa sdraiarsi o sulla prora,
E Ninfe e Glauchi innamorar col canto.


198. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

bionde,
No, non le voglio, ed ei sel oda, e taccia,
Sulla ripa real dell' Eridano
Siede Marcel, che le virtù divine
Tutte dimostra nel sembiante umano.
Egli la cetra mi sospende al collo,
Egli di lauro fregerammi il crine,
Mio non bugiardo, e non profano Apollo.


199. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Bolle sovente, romoreggia, e desta
Entro il bosco natio fervido gare.
O sacra verga, o maestosa vesta,
A troppi ingordi, oimì, siete voi care!
Ed a partirsi in duo la turba è presta,
Qual gonfio flutto in tempestoso mare.
Ond' è pertanto, che te solo or chiede
A suo duce, o Signor, la greggia intera
E che niun teco gareggiar si vede?


200. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


A troppi ingordi, oimì, siete voi care!
Ed a partirsi in duo la turba è presta,
Qual gonfio flutto in tempestoso mare.
Ond' è pertanto, che te solo or chiede
A suo duce, o Signor, la greggia intera
E che niun teco gareggiar si vede?
Ah! troppo il tuo l' altrui valore eccede:
Egli tutti inamora, o li dispera,
E lieto, o taciturno ognun gli cede.


201. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

licet. Per una dimostrazione anatomica.
Illustre mano a esaminare eletta
La spoglia, onde superbo è il nostro niente,
Qual di te man più fida, e più perfecta
L' orme seguì, che le segnò la mente?
Vedete come il breve acciar lucente
Nelle latebre più riposte


202. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Per una dimostrazione anatomica.
Illustre mano a esaminare eletta
La spoglia, onde superbo è il nostro niente,
Qual di te man più fida, e più perfecta
L' orme seguì, che le segnò la mente?
Vedete come il breve acciar lucente
Nelle latebre più riposte affretta,
Dove la morte sqallida, e dolente
L' amaro dì del suo trionfo aspetta.
Ah se m'


203. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Qual di te man più fida, e più perfecta
L' orme seguì, che le segnò la mente?
Vedete come il breve acciar lucente
Nelle latebre più riposte affretta,
Dove la morte sqallida, e dolente
L' amaro dì del suo trionfo aspetta.
Ah se m' additi, quanto il nodo è frale,
A cui s' attiene il fin de' giorni miei,
Il cor m' ingombri di terror mortale!


204. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

Di Stefano Benedetto Pallavicini Per la Accademia delle bell' arti in Roma.
Al braccio di colui, che tutto doma
Ove la falce mietitrice inarchi,
Ceduto, è veto, an le memorie, e gli archi
Pochi degli


205. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

Pallavicini Per la Accademia delle bell' arti in Roma.
Al braccio di colui, che tutto doma
Ove la falce mietitrice inarchi,
Ceduto, è veto, an le memorie, e gli archi
Pochi degli anni a sostener la soma;
Nè per l' ampie tue vie rasi la chioma,
E di catene, e di


206. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

bell' arti in Roma.
Al braccio di colui, che tutto doma
Ove la falce mietitrice inarchi,
Ceduto, è veto, an le memorie, e gli archi
Pochi degli anni a sostener la soma;
Nè per l' ampie tue vie rasi la chioma,
E di catene, e di vergogna carchi,
Nè trascinati i Barbari Monarchi
Dietro a' Consoli tuoi più vedi, o Roma.


207. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

colui, che tutto doma
Ove la falce mietitrice inarchi,
Ceduto, è veto, an le memorie, e gli archi
Pochi degli anni a sostener la soma;
Nè per l' ampie tue vie rasi la chioma,
E di catene, e di vergogna carchi,
Nè trascinati i Barbari Monarchi
Dietro a' Consoli tuoi più vedi, o Roma.
Pure agli onori, e alle vittorie nata,


208. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Io poi ben mille incontro al fiero Marte
Alzai ripari, e per le vie spumose
Le sonanti del Mare onde orgogliose
Rispinsi indietro, e le domai per arte.
Vada or Gradivo, e la sua face avventi,
E Nettuno di nembi, e d’ ira pregno
All' orrida congiura inviti i venti.
Schernir la forza, e disprezzar lo sdegno
Vedrem dei numi in terra, e in mar


209. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Rispinsi indietro, e le domai per arte.
Vada or Gradivo, e la sua face avventi,
E Nettuno di nembi, e d’ ira pregno
All' orrida congiura inviti i venti.
Schernir la forza, e disprezzar lo sdegno
Vedrem dei numi in terra, e in mar possenti
E in alta Rocca torreggiar l’ingegno.


210. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


Questa in tenera età forte Donzella,
C' oggi del Mondo trionfar si vede
E d' umil Chiostro a solitaria cella,
Mover con presti passi ardito il piede,
Di Betulia mi par la Vedovella,
O del suo nome, e di sua gloria erede,
Quando, compiuta l' opra illustre, e bella,
Tornava lieta a la paterna sede.
Ma quella per dar morte al suo Nemico


211. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


Mover con presti passi ardito il piede,
Di Betulia mi par la Vedovella,
O del suo nome, e di sua gloria erede,
Quando, compiuta l' opra illustre, e bella,
Tornava lieta a la paterna sede.
Ma quella per dar morte al suo Nemico
Abbandonò la mesta usata spoglia;
E ornò di gemme il crine, e il sen pudico.
Questa lo vince allor, quando s' invoglia


212. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


O del suo nome, e di sua gloria erede,
Quando, compiuta l' opra illustre, e bella,
Tornava lieta a la paterna sede.
Ma quella per dar morte al suo Nemico
Abbandonò la mesta usata spoglia;
E ornò di gemme il crine, e il sen pudico.
Questa lo vince allor, quando s' invoglia
Di vestir rozze lane, e in Chiostro amico
D' ogni terrena vanità si


213. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

ed altro non sa che innamorarsi.
Lucrina di se stessa ognor favella,
E vanta i pregi suoi più, che non lice,
Con dir che sola tra le Ninfe è bella,
Qual sola tra gli augelli è la Fenice;
Che splende al par de l' amorosa stella,
E de la chioma in Ciel di Berenice;
Che strali avvegrta in questa parte, e in quella;
Ma ciò, tranne lei sola, altri nol dice:


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E vanta i pregi suoi più, che non lice,
Con dir che sola tra le Ninfe è bella,
Qual sola tra gli augelli è la Fenice;
Che splende al par de l' amorosa stella,
E de la chioma in Ciel di Berenice;
Che strali avvegrta in questa parte, e in quella;
Ma ciò, tranne lei sola, altri nol dice:
Che al sol girar di sue pupille accorte
Fra mille affanni, e


215. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

I travagli d’ Orfeo in grazia della Moglie.
Poichè tolse ad Orfeo l’ invida Parca
La diletta Euridice, egli non teme
Por il pie negli abissi, e gire insieme
Con l’ ombre ignude ne la stigia barca.
Del rigido nocchier, che il ciglio inarca
Al nuovo pondo, e alto


216. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

d’ Orfeo in grazia della Moglie.
Poichè tolse ad Orfeo l’ invida Parca
La diletta Euridice, egli non teme
Por il pie negli abissi, e gire insieme
Con l’ ombre ignude ne la stigia barca.
Del rigido nocchier, che il ciglio inarca
Al nuovo pondo, e alto minaccia, e freme,
Tempra l’ ire coi carmi, e pien di speme
Tocca la cetra; e il negro fiume ei


217. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Con l’ ombre ignude ne la stigia barca.
Del rigido nocchier, che il ciglio inarca
Al nuovo pondo, e alto minaccia, e freme,
Tempra l’ ire coi carmi, e pien di speme
Tocca la cetra; e il negro fiume ei varca.
E sceso di Cocito a l’altra riva
Scorre le piagge de l’eterno pianto,
Finché di Pluto a la magione arriva.
Ivi Cerbero placa, indi col


218. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Tempra l’ ire coi carmi, e pien di speme
Tocca la cetra; e il negro fiume ei varca.
E sceso di Cocito a l’altra riva
Scorre le piagge de l’eterno pianto,
Finché di Pluto a la magione arriva.
Ivi Cerbero placa, indi col canto
Ottien, che torni la sua Donna viva,
Per una Moglie chi faria mai tanto?


219. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


E sceso di Cocito a l’altra riva
Scorre le piagge de l’eterno pianto,
Finché di Pluto a la magione arriva.
Ivi Cerbero placa, indi col canto
Ottien, che torni la sua Donna viva,
Per una Moglie chi faria mai tanto?
Non Orci timuit fauces Orpheus adire,
Quam


220. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


O in terren secco, o pur tra le stagnanti
Acque, il natìo vigor non abbandona.
Del Giardinier non chiede industre cura,
E a l' inguiurie de tempi il forte legno
Nutre i suoi pomi, e la corteccia indura.
Tal, chi d' avverso Ciel soffre lo sdegno,
Nè virtù perde, e i bei pensier matura,
Quegli è l' Uom saggio, e di corona è degno.


221. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Clori, che giunse, e rimirollo attenta
Disse: quest’ opra tua nulla ti frutta,
Perchè il Capro più nero ognor diventa,
Il Pastor le rispose: e tu ben tutta
Stai la mattina ad abbellirti intenta,
Pur ti veggo ogni dì sempre più brutta.
Carini quo non aderat przstantior alter (70)


222. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

(71) Di Eustachio Manfredi Per la professione d' una Monaca.
Qual' uom, che per trovar scoscesa, e torta
La via, pur non s' arresti, e il cammin segua,
Perchè speme l' aita, e lo conforta
A gir fin là, dov' il


223. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

Manfredi Per la professione d' una Monaca.
Qual' uom, che per trovar scoscesa, e torta
La via, pur non s' arresti, e il cammin segua,
Perchè speme l' aita, e lo conforta
A gir fin là, dov' il sentier s' adegua;
Così costei, non perchè dura ha scorta
Sua grande


224. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

speme l' aita, e lo conforta
A gir fin là, dov' il sentier s' adegua;
Così costei, non perchè dura ha scorta
Sua grande impresa, al buon desir fa tregua,
Ma si forte ei la preme, e la trasporta,
Che al fin da gli occhi altrui pur si dilegua.
Gran tempo è già, che generosa il piede
Pose, ov’ altri smarrirsi ha per usanza,
E rare pel sentiero orme


225. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

l' aita, e lo conforta
A gir fin là, dov' il sentier s' adegua;
Così costei, non perchè dura ha scorta
Sua grande impresa, al buon desir fa tregua,
Ma si forte ei la preme, e la trasporta,
Che al fin da gli occhi altrui pur si dilegua.
Gran tempo è già, che generosa il piede
Pose, ov’ altri smarrirsi ha per usanza,
E rare pel sentiero orme già


226. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


Pose, ov’ altri smarrirsi ha per usanza,
E rare pel sentiero orme già vede;
Pur poco quel, che scorse, e quel che avanza
Poco ella stima ancor, se al desir crede;
Sì dolce de la meta è la speranza.
Aede sua quandoque procul salebrosa viator
Ut loca conscendit, nec revocare gradum


227. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

altri smarrirsi ha per usanza,
E rare pel sentiero orme già vede;
Pur poco quel, che scorse, e quel che avanza
Poco ella stima ancor, se al desir crede;
Sì dolce de la meta è la speranza.
Aede sua quandoque procul salebrosa viator
Ut loca conscendit, nec revocare gradum


228. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

inganna,
E lieto l’imprigiona, e il piè gli allaccia.
Ma sì con unghia, e rosrro ei s' affatica,
Che sciolti i nodi, e rotto il carcer tristo,
Batte le penne inver la selva antica;
E il meschin piagne, troppo tardi avvisto,
Che sua preda serbar cura, e fatica
Più grave era per lui del primo acquisto.


229. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


Vel si mens aliquid visa timore fuit,
Mox frontis lux ista metum cogebat abire:
Sic nebulae fugiunt, sic levis umbra fugit. Scelta dei Sonetti pubblicati per la morte dell' Abate Francesco Puricelli. Di Arsillo Calavriense P. A.
Se perchè nostro duol si tempri in parte,


230. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


Ut quaedam dolor accipiat solatia noster, Sonetti Per la morte d' Eustachio Manfredi Atelmo, o sia il Marchese Ubertino Landi.
Dov' è Mirtilo, ed Aci? Invano ognora


231. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Cluento Nettunio, ossia Arciprete Gierolamo Baruffaldi.
Questa eccelsa Piramide, ch' io pianto
Sul destro fianco de l' ingordo Reno,
Dove la Città sorge, in sito ameno,
Che per scienza è gloriosa tanto;
Io quì innalzo a questo fiume accanto,
Per suo dispetto, e suo terror non meno,
Che per su' eterno insuperabil


232. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

altre fiate, e che da pria
L' incostanza di lui vinse, e scoperse;
Far potrà, che qualor nuova follia
Lo prenda, le pupille in lei converse
Freni 'l su' orgoglio, e al Mar s' apra la via.
Hic ubi Palladijs studijs urbs inclita surgit
Ad Rheni ripas hanc ego pyramidem
Constituo,


233. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

hanc solum nomen nunc frenet; in aequor
Illius audito nomine Rhenus eat. (90) Avertenza del traduttore. Avendo io fatto la scelta dei sonetti qui tradotti senza aver tralasciato di stamparne l' originale Italiano, ho ben potuto indirizzare agli Italiani in lingua Italiana il frontispizio, e la prefazione.


234. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

Avertenza del traduttore. Avendo io fatto la scelta dei sonetti qui tradotti senza aver tralasciato di stamparne l' originale Italiano, ho ben potuto indirizzare agli Italiani in lingua Italiana il frontispizio, e la prefazione. Adnotationes. (76) Hic funebria quaedam subjunxi; sed nemo propterea judicet, id mihi ingenium esse, ut funebria caeteris anteferam.


235. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

quem geris ore, queam. Il passeggio di Savioli
Già già sentendo all' auree
Briglie allentar la mano
Correan d’Apollo i fervidi
4Cavalli all’oceano.
Me i passi incerti trassero
Pel noto altrui cammino,
Che alla città di Romolo
8Conduce il pellegrino.


236. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

di Romolo
8Conduce il pellegrino.
Dall’una parte gli arbori
Al piano suol fann’ombra,
L’altra devoto portico
12Per lungo tratto ingombra.
La tua, gran padre Ovidio,
Scorrea difficil arte,
Pascendo i guardi, e l’animo
16Sulle maestre carte;
Quando improvviso scossemi
L’avvicinar d’un cocchio,
E ratto


237. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

scossemi
L’avvicinar d’un cocchio,
E ratto addietro volgere
20Mi fece il cupid’occhio.
Su i piè m’arresto immobile,
E il cocchio aureo trapassa,
Che per la densa polvere
24Orma profonda lassa.
Sola su i drappi serici
Con maestà sedea
Tal che in quel punto apparvemi
28Men donna assai che Dea.
Più


238. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


Fean pel color contrario
32L’opposte vesti nere.
Tal sul suo carro Venere
Forse scorrea Citera,
Da poi che Adon le tolsero
36Denti d’ingorda fera.
La bella intanto i lucidi
Percote ampi cristalli;
L’auriga intende, e posano
40I docili cavalli.
Tosto m’appresso, e inchinomi
A quel leggiadro viso,
Che s’adornò


239. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

sorriso.
Amor, di tua vittoria
Come vorrei lagnarmi?
Chi mai dovea resistere,
48Potendo, a tue bell’armi?
In noi t’accrebbe imperio
La destra man cortese,
Che mossa dalle Grazie
52A’ baci miei si stese.
Risvegliator di zefiri
Ventaglio avea la manca,
Onde solea percotere
56Lieve la gota bianca.


240. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

a tue bell’armi?
In noi t’accrebbe imperio
La destra man cortese,
Che mossa dalle Grazie
52A’ baci miei si stese.
Risvegliator di zefiri
Ventaglio avea la manca,
Onde solea percotere
56Lieve la gota bianca.
Ne’ moti or lenti, or rapidi,
Arte apparía maestra;
Lo Spettator dell’Anglia
60Così le belle addestra.


241. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


La destra man cortese,
Che mossa dalle Grazie
52A’ baci miei si stese.
Risvegliator di zefiri
Ventaglio avea la manca,
Onde solea percotere
56Lieve la gota bianca.
Ne’ moti or lenti, or rapidi,
Arte apparía maestra;
Lo Spettator dell’Anglia
60Così le belle addestra.
O man, che d’Ebe uguagliano


Bibliographia locorum inventorum

Sivrić, Antun (1765 - 1830) [1803], Traduzione latina delle Anacreontiche ... e dei sonetti, versio electronica (), Verborum 42047, 5086 versus, Ed. Neven Jovanović [genre: poesis epigramma; poesis versio; paratextus prosaici] [word count] [sivrichaanacreont].


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