Croatiae auctores Latini: inventa  
   domum |  qui sumus |  textus |  auxilia |  tolle, lege! |   
Bibliographic criteria: none (All documents)
Search criteria: non

Your search found 49997 occurrences

More search results (batches of 100)
First 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500

Retrieve all occurrences (This may take some time to download)

Click here for a KWIC Report

Occurrences 49152-49284:


49152. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [Paragraph | SubSect | Section]

Quanto è squisito il piacere, che recano i buoni Sonetti, altrettanto è grave il tedio, che producono i difettosi. Anzi dove s’incontrano questi confusi con quelli, quel che c’è di vizioso negli uni suole infastidirci a segno, che non assaggiamo piu quel che v' è di buono negli altri. Il diletto viene distrutto per così dire dal disgusto, e la soavità rimane oppressa da un amaro veleno. Non così succedeva a Tantalo, il quale se non toccava i buoni frutti, non era obbligato almeno a mangiarne degli aspri, ed


49153. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [Paragraph | SubSect | Section]

i difettosi. Anzi dove s’incontrano questi confusi con quelli, quel che c’è di vizioso negli uni suole infastidirci a segno, che non assaggiamo piu quel che v' è di buono negli altri. Il diletto viene distrutto per così dire dal disgusto, e la soavità rimane oppressa da un amaro veleno. Non così succedeva a Tantalo, il quale se non toccava i buoni frutti, non era obbligato almeno a mangiarne degli aspri, ed avvelenati. Non può ben dunque concepirsi sin a qual segno sia capace d’allettarci il bello di tali componimenti, se non vengono scelti,


49154. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [Paragraph | SubSect | Section]

confusi con quelli, quel che c’è di vizioso negli uni suole infastidirci a segno, che non assaggiamo piu quel che v' è di buono negli altri. Il diletto viene distrutto per così dire dal disgusto, e la soavità rimane oppressa da un amaro veleno. Non così succedeva a Tantalo, il quale se non toccava i buoni frutti, non era obbligato almeno a mangiarne degli aspri, ed avvelenati. Non può ben dunque concepirsi sin a qual segno sia capace d’allettarci il bello di tali componimenti, se non vengono scelti, separati, e schierati da parte i buoni;


49155. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [Paragraph | SubSect | Section]

che c’è di vizioso negli uni suole infastidirci a segno, che non assaggiamo piu quel che v' è di buono negli altri. Il diletto viene distrutto per così dire dal disgusto, e la soavità rimane oppressa da un amaro veleno. Non così succedeva a Tantalo, il quale se non toccava i buoni frutti, non era obbligato almeno a mangiarne degli aspri, ed avvelenati. Non può ben dunque concepirsi sin a qual segno sia capace d’allettarci il bello di tali componimenti, se non vengono scelti, separati, e schierati da parte i buoni; onde si vegga brillar


49156. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [Paragraph | SubSect | Section]

buono negli altri. Il diletto viene distrutto per così dire dal disgusto, e la soavità rimane oppressa da un amaro veleno. Non così succedeva a Tantalo, il quale se non toccava i buoni frutti, non era obbligato almeno a mangiarne degli aspri, ed avvelenati. Non può ben dunque concepirsi sin a qual segno sia capace d’allettarci il bello di tali componimenti, se non vengono scelti, separati, e schierati da parte i buoni; onde si vegga brillar liberamente, e svilupparsi il loro splendore, senza essere avvilito, ed offuscato dalla caligine, e dalle


49157. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [Paragraph | SubSect | Section]

un amaro veleno. Non così succedeva a Tantalo, il quale se non toccava i buoni frutti, non era obbligato almeno a mangiarne degli aspri, ed avvelenati. Non può ben dunque concepirsi sin a qual segno sia capace d’allettarci il bello di tali componimenti, se non vengono scelti, separati, e schierati da parte i buoni; onde si vegga brillar liberamente, e svilupparsi il loro splendore, senza essere avvilito, ed offuscato dalla caligine, e dalle macchie. Per questo motivo mi sono proposto di scegliere i migliori tra quelli, che furono pubblicati in


49158. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 4 | Paragraph | SubSect | Section]

e prezioso piacere, che somministra la poesia, dono sublime, e generoso, che il Cielo ha saputo concedere agli uomini. Io ammetto quei Sonetti, che sono scherzevoli, e spiritosi a guisa di certi Epigrammi, ovvero quelli, che sanno porgere una certa unzione allo spirito, e non altri. Senza una di queste due doti non mi sembra già, che possano essere di grande preggio. Questo sia detto in genere. Sarei in caso, quando occorresse, d' assegnare in particolare la ragione rispettiva, per la quale ho escluso qualsisia di quelli, che ho creduto a proposito d’escludere.


49159. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 4 | Paragraph | SubSect | Section]

poesia, dono sublime, e generoso, che il Cielo ha saputo concedere agli uomini. Io ammetto quei Sonetti, che sono scherzevoli, e spiritosi a guisa di certi Epigrammi, ovvero quelli, che sanno porgere una certa unzione allo spirito, e non altri. Senza una di queste due doti non mi sembra già, che possano essere di grande preggio. Questo sia detto in genere. Sarei in caso, quando occorresse, d' assegnare in particolare la ragione rispettiva, per la quale ho escluso qualsisia di quelli, che ho creduto a proposito d’escludere. Questo però formerebbe non già l’


49160. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 4 | Paragraph | SubSect | Section]

due doti non mi sembra già, che possano essere di grande preggio. Questo sia detto in genere. Sarei in caso, quando occorresse, d' assegnare in particolare la ragione rispettiva, per la quale ho escluso qualsisia di quelli, che ho creduto a proposito d’escludere. Questo però formerebbe non già l’ opera, che faccio; ma bensì un altra, che io non prometto d’intraprendere. Mi piace più esercitarmi a lodare di quello che a criticare. Qui si tratta d’ impiegare una maniera la più sicura, e la più efficace per aguzzare, e svegliare quell’ appetito, che gli uomini tutti


49161. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 4 | Paragraph | SubSect | Section]

preggio. Questo sia detto in genere. Sarei in caso, quando occorresse, d' assegnare in particolare la ragione rispettiva, per la quale ho escluso qualsisia di quelli, che ho creduto a proposito d’escludere. Questo però formerebbe non già l’ opera, che faccio; ma bensì un altra, che io non prometto d’intraprendere. Mi piace più esercitarmi a lodare di quello che a criticare. Qui si tratta d’ impiegare una maniera la più sicura, e la più efficace per aguzzare, e svegliare quell’ appetito, che gli uomini tutti naturalmente hanno per il bello, e per il buono; ma che


49162. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 5 | Paragraph | SubSect | Section]

da nessuna altra cosa vengono tanto disturbate, e soppresse, quanto dal brutto, e dal guasto, che faccia nell’ istesso tempo delle impressioni opposte. Questi Sonetti saranno accompagnati dalla traduzione latina. Ho atteso a renderla fedele; ho atteso ciò non ostante a renderla tale, che tutto sembri nato dalle viscere stesse di quella lingua, nella quale traduco; ho atteso a mettere in contrasto le forze della lingua latina con quelle dell’ italiana; ed essendo immenso il bello, ed immense le sue modificazioni, ho atteso, che il mio stile nè


49163. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

molto del preggio ad un bel Sonetto. Ma questo io faccio, quando ho genio di farlo, ne intendo contrarre l’ obbligo di farlo sempre. Tutta questa scelta sarà divisa in vari libretti; in fine dei quali potrà avere luogo qualche altra mia poesia. Non porteranno il titolo di tomo primo, nè secondo; giacchè intendo, che ciascuno faccia un opuscolo separato. Ma capitando che io dia altre cose in luce, darò sempre un’ indice delle cose antecedentemente stampate col mio nome. Attualmente presento un


49164. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

delle cose antecedentemente stampate col mio nome. Attualmente presento un certo numero di Sonetti ricavato da alcuni autori, che ne hanno scritto pochi. Porgo pure la traduzione delle Anacreontiche di Vittorelli, le quali tutte hanno dell’ Epigrammatico. Non avrò difficoltà d’ inserire tra i Sonetti, quando si darà l’ occasione, anche i Madrigali, o altro genere di corte composizioni. Ciascun Sonetto avrà il suo titolo, affinché l’attenzione s' impieghi tutta quanta a gustarlo, senza perdere il tempo a indagare di che tratta. Quando


49165. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]


Conspexi lucem, licuitque recedere lecto,
Cum fuit a Phaebo multa peracta via.
Febre agitor gemina; quam morbidus intulit aer,
Viribus herbarum febris abire potest;
Quam produxit amor, non est medicabilis herbis:
Posset at, Irene, munere abire tuo.
Tollere quam nescis, velles mihi tollere febrim;
Tollere quam scires, tollere saeva negas.


49166. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

febrim;
Tollere quam scires, tollere saeva negas.

Io non invidio i fiori
Al molle Anacreonte:
Si vaga rosa in fronte
Esso non ebbe un dì.

Questa non è del campo
Ignobile fatica.


49167. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



Io non invidio i fiori
Al molle Anacreonte:
Si vaga rosa in fronte
Esso non ebbe un dì.

Questa non è del campo
Ignobile fatica.
La nostra dolce Amica
Di propria man la ordì.


49168. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



Io non invidio i fiori
Al molle Anacreonte:
Si vaga rosa in fronte
Esso non ebbe un dì.

Questa non è del campo
Ignobile fatica.
La nostra dolce Amica
Di propria man la ordì.

Ne gli orti d' Amatunta,
Credilo, Irene mia,


49169. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


Ignobile fatica.
La nostra dolce Amica
Di propria man la ordì.

Ne gli orti d' Amatunta,
Credilo, Irene mia,
Natura non avria
Saputo far di più.

A rosa così bella
Cedano l' altre rose,
Fuor che le due vezzose,
Che ne le guance hai tu.


49170. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]


Cedano l' altre rose,
Fuor che le due vezzose,
Che ne le guance hai tu.
Non Tej vatis flores ego lavdo, nec ipsos
Invidus exposco: nam rosa nulla caput
Illius ornavit, qua non praestantior haec sit;
Hanc non eduxit rustica cura rosam;
Sed propriis fecit manibus mea dulcis


49171. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]

tu.
Non Tej vatis flores ego lavdo, nec ipsos
Invidus exposco: nam rosa nulla caput
Illius ornavit, qua non praestantior haec sit;
Hanc non eduxit rustica cura rosam;
Sed propriis fecit manibus mea dulcis amica;
Nil melius Veneris ferre vireta queunt.
Flos tamen hic roseum nescit superare colorem,


49172. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]


Non Tej vatis flores ego lavdo, nec ipsos
Invidus exposco: nam rosa nulla caput
Illius ornavit, qua non praestantior haec sit;
Hanc non eduxit rustica cura rosam;
Sed propriis fecit manibus mea dulcis amica;
Nil melius Veneris ferre vireta queunt.
Flos tamen hic roseum nescit superare colorem,
Lucent, Irene, quo tibi, pulchra, genae.


49173. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



Io raddopiava il corso
A le veloci piante,
E il tuo gentil sembiante
Sperava contemplar.

Ma non ebb' io fortuna
Avventurosa e destra:
La solita finestra
Negommi il tuo splendor.

Perchè, vedendo l' ore
Al mio cammin


49174. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


Avventurosa e destra:
La solita finestra
Negommi il tuo splendor.

Perchè, vedendo l' ore
Al mio cammin prefisse,
Perchè non te lo disse
Quel cattivel d' Amor?
Tramite me solito mea pergere vota jubebant,
Dum cupio Irenem


49175. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]


Speravi dulcem procurrens cernere vultum,
Cernere nec potui, sors mihi laeva fuit.
Spectabam cupidus solito de more fenestram;
Nec sese objecit splendida forma mihi.
Qua venturus eram, quid non tibi dixerat horam,
Tam bene quam poterat scire, dolosus amor? (a)


49176. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



Ecco di Gnido il tempio,
Ecco le aurate porte:
In così dubbia sorte
Non voglio più languir.

Tu, che amicizia, e fede
Ti vanti di serbarmi,
Giura su questi marmi
Giura di non mentir.


49177. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


In così dubbia sorte
Non voglio più languir.

Tu, che amicizia, e fede
Ti vanti di serbarmi,
Giura su questi marmi
Giura di non mentir.

Ma guarda ben che il loco
A i giuramenti è sacro;
Che questo è il simulacro
D' un nume punitor.


49178. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


Ma guarda ben che il loco
A i giuramenti è sacro;
Che questo è il simulacro
D' un nume punitor.

Guarda che se il tuo core
Al labbro non risponde,
L' aria, la terra, e l' onde,
Vendicheranno Amor.
Hic Gnidus, en sacras portas, en


49179. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]

nolo timere vices.
Has mihi amicitiam nitidas promittito ad aras,
Namque tuam dicis labe carere fidem.
Impune hoc nequeunt perjuria laedere templum;
Hoc signum scito vindicis esse Deae.
Non aer, non unda tibi, non littora parcent,
Nunc si voce tua decipiatur amor.


49180. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]

vices.
Has mihi amicitiam nitidas promittito ad aras,
Namque tuam dicis labe carere fidem.
Impune hoc nequeunt perjuria laedere templum;
Hoc signum scito vindicis esse Deae.
Non aer, non unda tibi, non littora parcent,
Nunc si voce tua decipiatur amor.


49181. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]


Has mihi amicitiam nitidas promittito ad aras,
Namque tuam dicis labe carere fidem.
Impune hoc nequeunt perjuria laedere templum;
Hoc signum scito vindicis esse Deae.
Non aer, non unda tibi, non littora parcent,
Nunc si voce tua decipiatur amor.


49182. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



I carmi lodatori
Fille a richieder viene,
Ma i carmi son d' Irene,
E Fille non gli avrà.

Io posso dare a lei
Tenere erbette, e fiori,
Ma i carmi lodatori
Non posso, e Amor lo sa,


49183. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


Ma i carmi son d' Irene,
E Fille non gli avrà.

Io posso dare a lei
Tenere erbette, e fiori,
Ma i carmi lodatori
Non posso, e Amor lo sa,

Per tutte l' altre Belle
Mi tace fra le dita
La cetra ammutolita,
E nega di cantar:


49184. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]


Phillida queis celebrem, nequicquam carmina Phillis
Postulat; Irenem carmina nostra canunt.
Accipiat flores, sive herbas Phillis olentes;
Carmina non tradam, sit mihi testis amor.
Haud alias celebrat, sed vult haec muta manere,
Vel solam Irenem concelebrare chelys.
Protinus Irenes laudato nomine plaudit,
Jamque silere die, nocte silere negat.


49185. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]

amaro in bocca
Passar la gioventù!
Parcito amor; thuris do munera, parcito clemens,
Irenem fletus non tetigere mei.
Has aras veneror supplex, ferioque columbam;
Parce amor; immeritam comprime saevitiem.
Aureus ille calix primo me perdidit haustu,
Praebuit ignaro quem tua dextra mihi.


49186. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



La terza notte è questa,
Che il sonno, oh Dio! mi lascia,
Che da l' interna ambascia
Non posso respirar.

L' imago di due sguardi
Infidi e menzogneri
Su i placidi origlieri
Mi viene a funestar.


49187. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



So, che pietà verace
Sente del mio dolore
Chiunque nutre in core
Sensi d' umanità:

Ma, se pietà non sente
La bella e cruda Irene,
Che giova a le mie pene
Tutta l' altrui pietà?


49188. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]

giova a le mie pene
Tutta l' altrui pietà?
Deficio, vigilem me nox jam tertia cernit;
Mordacem curam non levat ulla quies.
Fallaces oculi me vestra fatigat imago;
Et somnum molli cogit abire toro.
Me luget, luctuque meo, paenisque movetur,
Robore qui non est durior, et silice.
Quid prodest


49189. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]

nox jam tertia cernit;
Mordacem curam non levat ulla quies.
Fallaces oculi me vestra fatigat imago;
Et somnum molli cogit abire toro.
Me luget, luctuque meo, paenisque movetur,
Robore qui non est durior, et silice.
Quid prodest alios nostro maerore moveri,
Irenem saevam tangere dum nequeo?


49190. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


Essa raffina, e addestra
I giovani Cantor.

Oggi per lei conosco
L' arti, e le insidie appieno
E veggoti nel seno
Che non è mio quel cor.
Non lavrus, fagusve tuo me nomine captet;
Exosas ferrum cogat abire notas.
Me


49191. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]


L' arti, e le insidie appieno
E veggoti nel seno
Che non è mio quel cor.
Non lavrus, fagusve tuo me nomine captet;
Exosas ferrum cogat abire notas.
Me frustra vultu simulato, perfida, mulces;
Sperabas vatem fallere posse diu.
Callidus ex oculis animum cognoscere possum;


49192. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]

posse diu.
Callidus ex oculis animum cognoscere possum;
Hanc artem Euterpe tradidit ipsa mihi.
Quae dictavit amor, didici documenta, poetas
Admonet ipsa novos, ipsa magistra docet.
Te non esse meam, nequeo nescire, nefanda
Jam fravs Euterpes munere tota patet.


49193. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



Dischiusa è la finestra,
E il Sol co' raggi lieti
Indora le pareti
Del sacro camerin.

Me lo predisse il core,
E il core non inganna:
La bella mia tiranna
E' risanata al fin.

Svanì l' acuta febbre,
E il pianto del mio ciglio.
Rimosse ogni periglio,


49194. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]

mens praescia dixit,
En valet; haud illam febris acuta premit.
Ipse meis lacrymis placavi sidera; flente
Me propulsarunt cuncta pericla Dij.
Saevitiem Dominae mulctabant numina; sed vim
Non parvam lacrymae vatis amantis habent.

Se vedi che germoglia


49195. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


Chi mai, chi mai t’agguaglia
In grazia ed in beltà?

Gitta il cappel su l’erbe,
E lasciati vedere....
Pupille così nere
Venere in ciel non ha.
Irene, fagi dulces has conside ad umbras,
Dum fugere infesto solis ab igne juvat.


49196. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]


Graminibus, quorum hic copia multa viret.
Quem geris e palea, nunc tu depone galerum;
Quis tibi se forma praedicet esse parem?
Deposito nigros oculos ostende galero;
Tam nigros oculos non habet ipsa Venus.

Lucido vago io mando


49197. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



Guarda che bianca luna!
Guarda che notte azzurra!
Un' aura non susurra,
Non tremola uno stel.

L'usignuoletto solo
Va dalla siepe all'orno,
E sospirando intorno
Chiama la


49198. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



Guarda che bianca luna!
Guarda che notte azzurra!
Un' aura non susurra,
Non tremola uno stel.

L'usignuoletto solo
Va dalla siepe all'orno,
E sospirando intorno
Chiama la sua fedel.


49199. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

intorno
Chiama la sua fedel.

Ella, che il sente appena,
Già vien di fronda in fronda,
E par che gli risponda:
Non piangere: son qui.

Che dolci affetti, o Irene,
Che gemiti son questi!
Ah! mai tu non sapesti
rispondermi così!


49200. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


E par che gli risponda:
Non piangere: son qui.

Che dolci affetti, o Irene,
Che gemiti son questi!
Ah! mai tu non sapesti
rispondermi così!
Caeruleos caeli tractus, noctemque serenam


49201. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]


Praebuit Ireni varios mea dextera flores,
Caeruleo plenum flore dedit calathum;
Et dedit, albenti, calathum, qui flore nitebat. (12)
Quale tuus vertex non habet, alma Venus,
Irene sertum componere daedala caepit,
Quod fixo cupidus lumine conspiciens,
O vere felix tali qui munere, dixi,
Dignus erit! ridens illa nihil retulit,


49202. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]



O Satyre, arrepto teneo te denique collo;
Non rapiet nostris te fuga de manibus.
Haec te mulctabit fustis, tibi donec ab armo
Prosiliat sanguis. Carpere tene meos
Conspexi lauta pendentes vite racemos
Ungue fero? Has uvas, o scelerate,


49203. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]


Glauca chlamys corpus picta tegebat acu.
O Venus, hanc spectans ego te spectare videbar:
Candidior gemma, vividiorque rosis
Illa fuit. Quasdam voces mihi protulìt: ah mens
Has nunquam posset non meminisse mea.
Sed carui sensu, voces ut protulit, aeger
Mox cecidi, nec vim non rapiebat amor. (13)
Num dulces fuerint voces, quas protulit, aurae,
Dicite, num dulces, dicite, non


49204. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]


Candidior gemma, vividiorque rosis
Illa fuit. Quasdam voces mihi protulìt: ah mens
Has nunquam posset non meminisse mea.
Sed carui sensu, voces ut protulit, aeger
Mox cecidi, nec vim non rapiebat amor. (13)
Num dulces fuerint voces, quas protulit, aurae,
Dicite, num dulces, dicite, non fuerint?
At mea damna nimis timeo; si grata fuissent,
Mulcerent animum nunc quoque verba meum.


49205. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]

nunquam posset non meminisse mea.
Sed carui sensu, voces ut protulit, aeger
Mox cecidi, nec vim non rapiebat amor. (13)
Num dulces fuerint voces, quas protulit, aurae,
Dicite, num dulces, dicite, non fuerint?
At mea damna nimis timeo; si grata fuissent,
Mulcerent animum nunc quoque verba meum.


49206. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



Veggoli un tratto aprirsi
In armonia celeste.
Ecco di gioia agreste
Ridono i colli e il pian.

L’ aura non move fronda;
L’erbe si fan più verdi...
Oh, Amore, oh quanto perdi
A non ferire un cor!

Se quella rosea bocca


49207. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


Ridono i colli e il pian.

L’ aura non move fronda;
L’erbe si fan più verdi...
Oh, Amore, oh quanto perdi
A non ferire un cor!

Se quella rosea bocca
Fosse a i sospiri avvezza,
Chi mai con più dolcezza
Si lagneria d' amor?


49208. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]

alma manu formasse videtur
E labijs cantus aethereos referens
Vox exit; nemo nunc hiscat; gaudia colles,
Haec vox dum resonat, prata, nemusque beant.
Mobilis avra silet, revirescunt gramina: quid non
Premere de pharetra tela, Cupido, libet?
Quae mora te cohibet? Feriant tua tela canentem;
Quid cessas? Feriant, praemia magna feres. (14)
Ducere si roseo suspiria disceret ore,


49209. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


Prendili, e te ne adorna,
Ninfa gentile, il sen.

Io sempre a’ Dei del bosco
Gli offriva in Primavera,
Ma Irene allor non era
L’ idolo di Filen.

No, non temer che i Fauni,
Privi del dono usato,
Con brutto ceffo irato
Ti


49210. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]



Io sempre a’ Dei del bosco
Gli offriva in Primavera,
Ma Irene allor non era
L’ idolo di Filen.

No, non temer che i Fauni,
Privi del dono usato,
Con brutto ceffo irato
Ti facciano terror.

Io so che il bosco è pieno


49211. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]

tu
Cinge tibi pulchras, nympha venusta, comas.
Numinibus nemoris flores donare solebam
Vere novo; sumat, quae mea Diva nova est,
Hoc donum Irene. Quibus annua dona negavi,
Non cibi Faunorum turba proterva metum
Iniiciat. Tu sperne minas, informiaque ora,
Intuitusque feros. Numina multa nemus
Insidiosa tegit: divi sed gratia vultus
Ostendit, numen majus inesse tibi.


49212. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]


Ostendit, numen majus inesse tibi.

Non t' accostare a l' Urna,
Che l' ossa mie rinserra,
Questa pietosa terra
E' sacra al mio dolor.

Odio gli affani tuoi:


49213. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]


Rispetta un’ Ombra mesta
E lasciala dormir.
Haec pia terra, meum te non stimulare dolorem,
Terra tegens gelidi corporis ossa jubet.
Huc nunquam accedas. Hyacinthos ipse recuso,
Quos mihi fers, lacrymas ipse recuso tuas.
Non flore, aut lacrymis exanguia membra


49214. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]


Haec pia terra, meum te non stimulare dolorem,
Terra tegens gelidi corporis ossa jubet.
Huc nunquam accedas. Hyacinthos ipse recuso,
Quos mihi fers, lacrymas ipse recuso tuas.
Non flore, aut lacrymis exanguia membra juvantur;
Quid modico tumulum spargere flore cupis?
Quid paucis opus est lacrymis? Dum flere videbas,
Impia, me vivum, debueras aliquam
Tradere opem vivo;


49215. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]

paucis opus est lacrymis? Dum flere videbas,
Impia, me vivum, debueras aliquam
Tradere opem vivo; mutos requiescere manes
In tumulo liceat; sollicitare meos
Fas cineres, fas haec turbare silentia non est:
Sylva silens somnos det mihi posse sequi.


49216. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 6 | Paragraph | SubSect | Section]

A Dori, che prendendo le acque andò al passeggio, e fu sorpresa dal vento. Canzonetta.

Dunque Costei non bada



49217. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | Section]

Essendo eletto canonico arciprete di Bassano il signor Abate Golini, il quale da Gesuita educò l' Autore in Brescia.
Questa, che l' aure molce, e per cui sono
Tra cantori Febei cantor non vile;
Questa, che a me risponde in vario stile
Aurea cetra, o Golin, questa è tuo dono.
Tu m' insegnasti a ricercarne il suono
De gli anni miei sul giovinetto aprile,


49218. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | Section]


Tu darai nuove corde a la mia cetra,
E la mia cetra a Dio novelli Osanna.
Qua vates inter numeror non ultimus, auras
Quae mulcet, varios quae mihi pulchra sonos,
Dat cithara, est munus, mihi quod, Goline dedisti;
Praebebas juveni tu documenta mihi;
Tu me vocali cithara resonare


49219. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

gente è questa, a cui più liete intorno
Ridono le campagne, e più feconde;
Ove il commercio animator diffonde
L' operoso suo genio, e vuota il corno?
Che cielo è questo, in cui vapor non sale
Tetro, maligno; e in cui su lievi piume
Trascorre dolcemente aura vitale?
Quante grazie ti rendo, amico nume,
Che pietoso segnasti al mio natale


49220. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]


Questo ciel, questa gente, e questo fiume.
O Flumen pulchris ornatum collibus, arcu
Cui pons ingenti claudere non dat iter; (19)
Cujus Jacobo, Ferracinoque venusta
Natalem dederat ripa videre diem!
O pia Gens, fructus cui terra ministrat opimos,
Ad quam tot merces gens peregrina trahit;


49221. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


De' Pompei, de gli Scauri, e de Flamini,
E se l' aspro involò destin nemico
Le reliquie del foro, ove sì spesso
Tullio convinse il reo, salvò l' amico;
D' accusare il destin non t' è permesso,
Poichè de i rostri, e de lo stile antico
La reliquia miglior vive in te stesso.


49222. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Ora che teco in su l' erboso letto
Di questo ameno e rustico pendio
Sediamo, o pastorella, Alcone ed io,
Mentre pascola il gregge entro al boschetto;
Tu, che inesperta non conosci affetto,
Odi, tenera Nice, il parlar mio.
Due pastori or contempli, e un sol desio
Pensi che l' uno e l' altro accolga in petto.
Io miro il tuo bel labbro, e le tue


49223. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]

consedimus Alcon,
Atque ego, dum viridi grex manet in nemore.
Quae loquar, avdito: mollis te decipit aetas; (22)
Nos curam hic tantum credis habere gregis. (23)
Non ego amo, vultu tranquillo, candida Virgo,
Os qui formosum cerno, tuamque comam.
Prospice at Alconem, dum te videt ipse, rubescit;
Ipse amat; insolitus dat tibi signa rubor. (24)


49224. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


L' aria segnasti di odorosa traccia;
S' egli avverrà, che dell' eterne fronde
Onorato sudor degno mi faccia,
Da quel tuo nume, che le chiome ha bionde,
No, non le voglio, ed ei sel oda, e taccia,
Sulla ripa real dell' Eridano
Siede Marcel, che le virtù divine
Tutte dimostra nel sembiante umano.
Egli la cetra mi sospende al collo,


49225. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Eridano
Siede Marcel, che le virtù divine
Tutte dimostra nel sembiante umano.
Egli la cetra mi sospende al collo,
Egli di lauro fregerammi il crine,
Mio non bugiardo, e non profano Apollo.
Thessalicas primum quae ramos arbor ad undas
Umbriferis laetos frondibus extuleras,


49226. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Siede Marcel, che le virtù divine
Tutte dimostra nel sembiante umano.
Egli la cetra mi sospende al collo,
Egli di lauro fregerammi il crine,
Mio non bugiardo, e non profano Apollo.
Thessalicas primum quae ramos arbor ad undas
Umbriferis laetos frondibus extuleras,


49227. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]


Quae ducta ad ripas Romani Tibris odore
Signasti longas advena grata vias;
Aeternam capiti nostro si forte coronam
Te cogat noster suppeditare labor;
Non hanc ille Deus, flavam qui fertur habere
Caesariem, nobis praebeat; ille tuus
Audiat haec, abeatque Deus. Marcellus, amico
Numine qui ripas protegit Eridani,
Quem divina virum virtus


49228. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Or dove sei tu, che riprendi il suono,
Che dolce io traggo dalle fila aurate,
Ed al franco mio vol neghi perdono?
Deh! cessa ormai dalle rampogne usate,
E riconosci infin, come non sono
Contrari nomi Sacerdote e Vate.
Sacra manus, crinem levibus quae tradidit avris,
De nostro


49229. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


L' aria segnasti di odorosa traccia;
S' egli avverrà, che dell' eterne fronde
Onorato sudor degno mi faccia,
Da quel tuo nume, che le chiome ha bionde,
No, non le voglio, ed ei sel oda, e taccia,
Sulla ripa real dell' Eridano
Siede Marcel, che le virtù divine
Tutte dimostra nel sembiante umano.
Egli la cetra mi sospende al collo,


49230. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Eridano
Siede Marcel, che le virtù divine
Tutte dimostra nel sembiante umano.
Egli la cetra mi sospende al collo,
Egli di lauro fregerammi il crine,
Mio non bugiardo, e non profano Apollo.
Thessalicas primum quae ramos arbor ad undas
Umbriferis laetos frondibus extuleras,


49231. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Siede Marcel, che le virtù divine
Tutte dimostra nel sembiante umano.
Egli la cetra mi sospende al collo,
Egli di lauro fregerammi il crine,
Mio non bugiardo, e non profano Apollo.
Thessalicas primum quae ramos arbor ad undas
Umbriferis laetos frondibus extuleras,


49232. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]


Quae ducta ad ripas Romani Tibris odore
Signasti longas advena grata vias;
Aeternam capiti nostro si forte coronam
Te cogat noster suppeditare labor;
Non hanc ille Deus, flavam qui fertur habere
Caesariem, nobis praebeat; ille tuus
Audiat haec, abeatque Deus. Marcellus, amico
Numine qui ripas protegit Eridani,
Quem divina virum virtus


49233. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

scelto a Prottetore de' Fluttuanti d' Argenta il Cardinale Corsini si allude all' Insegna e alle vicende dell' Accademia.
Nave, che fra l' orror di lampi e tuoni
Finor dolente e sconosciuta andasti,
Se pur non ti conobbero i Tritoni,
Che spesso mezzo naufraga invocasti,
Orsù restaura gli albori e i timoni,
Che teco porti inonorati e guasti,
Insulta i minaccevoli aquiloni,


49234. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


L' aria segnasti di odorosa traccia;
S' egli avverrà, che dell' eterne fronde
Onorato sudor degno mi faccia,
Da quel tuo nume, che le chiome ha bionde,
No, non le voglio, ed ei sel oda, e taccia,
Sulla ripa real dell' Eridano
Siede Marcel, che le virtù divine
Tutte dimostra nel sembiante umano.
Egli la cetra mi sospende al collo,


49235. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Eridano
Siede Marcel, che le virtù divine
Tutte dimostra nel sembiante umano.
Egli la cetra mi sospende al collo,
Egli di lauro fregerammi il crine,
Mio non bugiardo, e non profano Apollo.
Thessalicas primum quae ramos arbor ad undas
Umbriferis laetos frondibus extuleras,


49236. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Siede Marcel, che le virtù divine
Tutte dimostra nel sembiante umano.
Egli la cetra mi sospende al collo,
Egli di lauro fregerammi il crine,
Mio non bugiardo, e non profano Apollo.
Thessalicas primum quae ramos arbor ad undas
Umbriferis laetos frondibus extuleras,


49237. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]


Quae ducta ad ripas Romani Tibris odore
Signasti longas advena grata vias;
Aeternam capiti nostro si forte coronam
Te cogat noster suppeditare labor;
Non hanc ille Deus, flavam qui fertur habere
Caesariem, nobis praebeat; ille tuus
Audiat haec, abeatque Deus. Marcellus, amico
Numine qui ripas protegit Eridani,
Quem divina virum virtus


49238. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

lavrum tribuat vanus Apollo mihi. Essendo eletto dal Popolo in Venezia un novello Piovano che fuor dell' usato non ebbe verun competitore.
Greggia, che di custode orba sen resta,
Ove sparger dovria lacrime amare,
Bolle sovente, romoreggia, e desta
Entro il bosco natio fervido gare.


49239. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]

o li dispera,
E lieto, o taciturno ognun gli cede.
Grex quam saepe sui custodis funus acerbum
Non ita sollicitis prossequitur lacrymis,
Ut lites abeant! sed certat garrula sylvam
Vox turbans, et pax deserit alma gregem.
Sacra fames multos pastoris poscere virgam
Dum cogit, tumidum


49240. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]


Dum cogit, tumidum turba agitata refert
Aequor, et impatiens studia in contraria fertur.
Cur sibi grex totus te cupit esse ducem?
Quid tibi tam pulcrum nemo contendit honorem?
Se tibi non aliquis judicat esse parem.
Quisque silens haeret, laetusque obtemperat; ac te
Sive amat, aut vinci te potuisse negat.


49241. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


Sogni, e favole io fingo: e pure in carte,
Mentre favole, e sogni orno, e disegno,
In lor, folle ch' io son! prendo tal parte,
Deh del mal, che inventai, piango, e mi sdegno.
Ma forse, allor che non m' inganna l' arte,
Più saggio io sono? E l' agitato ingegno
Forse allor più tranquillo? O forse parte
Da più salda cagion l' amor, lo sdegno?
Ah che non sol quelle, ch' io canto, o


49242. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


Ma forse, allor che non m' inganna l' arte,
Più saggio io sono? E l' agitato ingegno
Forse allor più tranquillo? O forse parte
Da più salda cagion l' amor, lo sdegno?
Ah che non sol quelle, ch' io canto, o scrivo,
Favole son, ma quanto temo, o spero
Tutto è menzogna, e delirando io vivo!
Sogno della mia vita è il corso intero.
Deh, tu, Signor, quando a destarmi


49243. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | Section]


Scribere quae soleo quid sunt nisi somnia? tangunt
Me tamen, ac iram subdola saepe mihi,
Saepe ciet largos, quam finxi, fabula fletus:
At vanis dum non decipior numeris,
Sumne magis sapiens? num mens tunc laeta quiescit?
Num non stultus amor, caeca nec ira mea est?
Non tantum fallit scribentem fabula vatem;
Mortales fallit quidquid in orbe


49244. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | Section]


Me tamen, ac iram subdola saepe mihi,
Saepe ciet largos, quam finxi, fabula fletus:
At vanis dum non decipior numeris,
Sumne magis sapiens? num mens tunc laeta quiescit?
Num non stultus amor, caeca nec ira mea est?
Non tantum fallit scribentem fabula vatem;
Mortales fallit quidquid in orbe vident.
Quid menti mea vita meae nisi somnia profert?
Illudit quidquid spemve,


49245. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | Section]


Saepe ciet largos, quam finxi, fabula fletus:
At vanis dum non decipior numeris,
Sumne magis sapiens? num mens tunc laeta quiescit?
Num non stultus amor, caeca nec ira mea est?
Non tantum fallit scribentem fabula vatem;
Mortales fallit quidquid in orbe vident.
Quid menti mea vita meae nisi somnia profert?
Illudit quidquid spemve, metumve movet.
Hos mihi post somnos frontem


49246. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Per Monaca, ovvero per qualche illustre persona amante del ritiro.
Questo fiume real, che le bell' onde
Da illustre derivò limpida vena,
Non scorre aperti campi, o valle amena,
Ma fra concavi sassi il corso asconde.
Così non teme il Sol, se i rai diffonde,
E fa dell' ampia Libia arder l'arena;
Nè l'intorbida mai turgida piena


49247. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

del ritiro.
Questo fiume real, che le bell' onde
Da illustre derivò limpida vena,
Non scorre aperti campi, o valle amena,
Ma fra concavi sassi il corso asconde.
Così non teme il Sol, se i rai diffonde,
E fa dell' ampia Libia arder l'arena;
Nè l'intorbida mai turgida piena
Di sciolto gel, che le campagne inonde.
E pago d' esser sì tranquillo, e puro,


49248. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]

Oceano, onde partìo.
Nobilis hic fluvius placida pulcherimus unda,
Qui fluit illimi fulgidus e scatebra,
Non rure aprico, non vallibus errat amaenis;
Occultant queis it concava saxa vias;
Nec metuit solem, radiis dum jugera findit,
Et Libyae (32) vastos fervidus urit agros;
Nec timet ille


49249. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]


Nobilis hic fluvius placida pulcherimus unda,
Qui fluit illimi fulgidus e scatebra,
Non rure aprico, non vallibus errat amaenis;
Occultant queis it concava saxa vias;
Nec metuit solem, radiis dum jugera findit,
Et Libyae (32) vastos fervidus urit agros;
Nec timet ille nivem praerupto in


49250. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

cui s' attiene il fin de' giorni miei,
Il cor m' ingombri di terror mortale!
Ma quel che puoi, se mostri, e quel, che sei,
Veggo, che al fato il tuo saper prevale,
E acquisto più valor, che non perdei.
O quae scis partes humani corporis, et quae
Vincla ligant partes dinumerare manus;
Mira licet fragilis


49251. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | Section]

it tuus ante duces. (34)
Aeternam sed nunc pulchrae, quas excolis, artes
Te faciunt, sic tu saecula longa domas.
Olim enses poterant totam tibi subdere terram;
Aevum enses duri vincere non poterant. Sull‘ indole vitrosa di Fille.
Pronta a


49252. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

decipiunt gaudia cuncta fugis. Femmina, che si vanta di saper innamorare, ed altro non sa che innamorarsi.
Lucrina di se stessa ognor favella,
E vanta i pregi suoi più, che non lice,
Con dir che sola tra le Ninfe è bella,
Qual sola tra gli augelli è la


49253. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Femmina, che si vanta di saper innamorare, ed altro non sa che innamorarsi.
Lucrina di se stessa ognor favella,
E vanta i pregi suoi più, che non lice,
Con dir che sola tra le Ninfe è bella,
Qual sola tra gli augelli è la Fenice;
Che splende al par de l' amorosa stella,
E de la chioma in Ciel di Berenice;


49254. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]


Che va in altri sognando, è tutto in lei.
Garrula vult nunquam de se Lucrina silere;
Dat laudis, quantum non licet, ipsa sibi;
Et nymphas inter pulchram se judicat unam;
Unica sic Phoenix dicitur inter aves.
Ut Veneris fulget formosum sidus in axe,
Vel Beronicei (58) verticis


49255. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

amores;
lpsa tamen diro saucia amore perit. (61) Sogno di Femmina, che non si tiene troppo lontana dagli uomini.
Lilla mi disse un di: che fatto avea
Un sogno stravagante oltre misura;
Esser tutta di vetro le parea,


49256. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

I travagli d’ Orfeo in grazia della Moglie.
Poichè tolse ad Orfeo l’ invida Parca
La diletta Euridice, egli non teme
Por il pie negli abissi, e gire insieme
Con l’ ombre ignude ne la stigia barca.
Del rigido nocchier, che il ciglio inarca
Al nuovo pondo, e alto minaccia, e freme,


49257. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]

placa, indi col canto
Ottien, che torni la sua Donna viva,
Per una Moglie chi faria mai tanto?
Non Orci timuit fauces Orpheus adire,
Quam subit umbrarum turba, subire ratem
Non timuit, manes postquam descendere ad imos
Mors fera dilectam jusserat Eurydicen.
Insolito pressam


49258. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]

chi faria mai tanto?
Non Orci timuit fauces Orpheus adire,
Quam subit umbrarum turba, subire ratem
Non timuit, manes postquam descendere ad imos
Mors fera dilectam jusserat Eurydicen.
Insolito pressam cernit dum pondere cymbam
Nauta ferox tollit triste supercilium;
Et minitans multis


49259. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

Amore obbligato a ferire con nuovi dardi.
Stanco di saettare Amore un dì
Sul margine d' un rio si riposò,
E per qualche ragion, che dir non sò,
Amor, che veglia sempre, allor dormì.
E mentre cheto egli dormia così,
Una Vecchia bruttissima passò,
Chiamata l’Avarizia, e a lui cangiò


49260. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

bruttissima passò,
Chiamata l’Avarizia, e a lui cangiò
L' arco, e gli strali d’oro, e poi fuggì.
S' avvide Amor, quando svegliato fù,
Che quell’ armi tremende più non à:
Che di piagar i Numi avean virtù.
Disperato ne piange; e d’ indi in qua
Amor non è più Amor, nè fere più,
O sol con l’ armi d’ Avarizia il fa.


49261. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


S' avvide Amor, quando svegliato fù,
Che quell’ armi tremende più non à:
Che di piagar i Numi avean virtù.
Disperato ne piange; e d’ indi in qua
Amor non è più Amor, nè fere più,
O sol con l’ armi d’ Avarizia il fa.
Fuderat immitis quamplurima tela Cupido;


49262. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

adorni di regal corona?
Questo, se al Sole, o a quell' aspetto il pianti,
D' onde i freddi Aquiloni Eolo sprigiona,
O in terren secco, o pur tra le stagnanti
Acque, il natìo vigor non abbandona.
Del Giardinier non chiede industre cura,
E a l' inguiurie de tempi il forte legno
Nutre i suoi pomi, e la corteccia indura.
Tal, chi d' avverso Ciel soffre lo sdegno,


49263. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

se al Sole, o a quell' aspetto il pianti,
D' onde i freddi Aquiloni Eolo sprigiona,
O in terren secco, o pur tra le stagnanti
Acque, il natìo vigor non abbandona.
Del Giardinier non chiede industre cura,
E a l' inguiurie de tempi il forte legno
Nutre i suoi pomi, e la corteccia indura.
Tal, chi d' avverso Ciel soffre lo sdegno,
Nè virtù perde, e i bei pensier


49264. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | Section]

paret seris gratissima pomis?
Haec tempestatum temnere saevitiem
Planta scit, illius didicit durescere cortex;
Nil a sole sibi, nil timet a pluviis. (66)
Illa paludosas inter non disperit undas,
Littora non illam sicca perire vident.
Non metuit boream, non frigora, sponte virescit;
Agricolae curam nec nimis illa petit.
Sic dubiae sortis qui scit tolerare


49265. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | Section]


Haec tempestatum temnere saevitiem
Planta scit, illius didicit durescere cortex;
Nil a sole sibi, nil timet a pluviis. (66)
Illa paludosas inter non disperit undas,
Littora non illam sicca perire vident.
Non metuit boream, non frigora, sponte virescit;
Agricolae curam nec nimis illa petit.
Sic dubiae sortis qui scit tolerare rigores,
Cui firmam virtus


49266. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | Section]


Planta scit, illius didicit durescere cortex;
Nil a sole sibi, nil timet a pluviis. (66)
Illa paludosas inter non disperit undas,
Littora non illam sicca perire vident.
Non metuit boream, non frigora, sponte virescit;
Agricolae curam nec nimis illa petit.
Sic dubiae sortis qui scit tolerare rigores,
Cui firmam virtus inclita vim tribuit,
Qui sapit, et


49267. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | Section]

illius didicit durescere cortex;
Nil a sole sibi, nil timet a pluviis. (66)
Illa paludosas inter non disperit undas,
Littora non illam sicca perire vident.
Non metuit boream, non frigora, sponte virescit;
Agricolae curam nec nimis illa petit.
Sic dubiae sortis qui scit tolerare rigores,
Cui firmam virtus inclita vim tribuit,
Qui sapit, et constans urget quod


49268. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | SubSect | Section]


Stai la mattina ad abbellirti intenta,
Pur ti veggo ogni dì sempre più brutta.
Carini quo non aderat przstantior alter (70)
In grege, Carini maxima cura caper
Ludebat cornu insignis, saltuque procaci.
Insanus tota pastor adesse die
Tam dulci capro, fluvioque lavare


49269. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

Per la professione d' una Monaca.
Qual' uom, che per trovar scoscesa, e torta
La via, pur non s' arresti, e il cammin segua,
Perchè speme l' aita, e lo conforta
A gir fin là, dov' il sentier s' adegua;
Così costei, non perchè dura ha scorta
Sua grande impresa, al buon


49270. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

uom, che per trovar scoscesa, e torta
La via, pur non s' arresti, e il cammin segua,
Perchè speme l' aita, e lo conforta
A gir fin là, dov' il sentier s' adegua;
Così costei, non perchè dura ha scorta
Sua grande impresa, al buon desir fa tregua,
Ma si forte ei la preme, e la trasporta,
Che al fin da gli occhi altrui pur si dilegua.
Gran tempo è già,


49271. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | Section]

sua quandoque procul salebrosa viator
Ut loca conscendit, nec revocare gradum
Cogitur, emineat quamvis mons arduus, et quas
Optat adire plagas, nocte dieque petit;
Femina sic duro non haec defessa labore
Incoeptum validis viribus urget opus.
Tam cito progreditur quo tramite pergere coepit,
Ut praereptam oculis cernere non liceat
Illa viam subiit, fuerat quae


49272. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Sub2Sect | Section]

nocte dieque petit;
Femina sic duro non haec defessa labore
Incoeptum validis viribus urget opus.
Tam cito progreditur quo tramite pergere coepit,
Ut praereptam oculis cernere non liceat
Illa viam subiit, fuerat quae cognita paucis,
Et jam rara pedum signa relicta notat.
Tum lustrata viae pars illi parva videtur,
Tum pars parva viae, quam superesse


49273. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

Donzella.
Vaga Angioletta, che in sì dolce, e puro
Leggiadro velo a noi dal Ciel scendesti,
Ed or beando vai quest' aure, e questi
Colli, che di tal don degni non furo;
Per quella man, per quelle labbra io giuro,
Per quei tuoi schivi atti cortesi, onesti,
Per gli occhi, onde tal piaga al cor mi festi,
Che già morronne, e sorte altra non


49274. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

don degni non furo;
Per quella man, per quelle labbra io giuro,
Per quei tuoi schivi atti cortesi, onesti,
Per gli occhi, onde tal piaga al cor mi festi,
Che già morronne, e sorte altra non curo;
Sebbene gelosia del suo veneno
M’ asperse, mai non naque entro il mio petto
Pensier, che al tuo candor recasse oltraggio;
E se nube talor di reo sospetto


49275. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]


Per quei tuoi schivi atti cortesi, onesti,
Per gli occhi, onde tal piaga al cor mi festi,
Che già morronne, e sorte altra non curo;
Sebbene gelosia del suo veneno
M’ asperse, mai non naque entro il mio petto
Pensier, che al tuo candor recasse oltraggio;
E se nube talor di reo sospetto
Alzarsi osò, per dileguarla appieno
Del divin volto tuo bastò un sol


49276. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


O quae venisti formae celebranda nitore,
Ceu nube, aut velo corpore amicta latens
Ad nos de caeli regionibus, alma puella,
Hos modo quae colles, haec modo rura beas,
Ah rura, et colles non tali munere dignos,
Ipse per os pulchrum, juro, tuasque manus,
Perque oculos, vocemque tuam, morumque decorem,
Fecisti intuitu vulnera tanta tuo,
Ut moriar certe, nec sit mihi vivere gratum.


49277. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

tuasque manus,
Perque oculos, vocemque tuam, morumque decorem,
Fecisti intuitu vulnera tanta tuo,
Ut moriar certe, nec sit mihi vivere gratum.
Sed me quantumvis torserit acer amor,
Ullam non tribui labem tibi criminis unquam,
Vel si mens aliquid visa timore fuit,
Mox frontis lux ista metum cogebat abire:
Sic nebulae fugiunt, sic levis umbra fugit.


49278. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Sul destro fianco de l' ingordo Reno,
Dove la Città sorge, in sito ameno,
Che per scienza è gloriosa tanto;
Io quì innalzo a questo fiume accanto,
Per suo dispetto, e suo terror non meno,
Che per su' eterno insuperabil freno
Da rattemprar le antiche furie alquanto.
Aci coll' ombra sua, che già disperse
Quest' Acque, altre fiate, e che da pria


49279. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

(76) Hic funebria quaedam subjunxi; sed nemo propterea judicet, id mihi ingenium esse, ut funebria caeteris anteferam. Accidit enim, ut Eustachii Manfredi, et Francisci Puricelli scripta legens inciderim in ea, quæ vates aliquot horum in morte conscripserunt, ex quibus ea jure merito non esse prætermitenda duxi quae poterant elegantiae causa placere. Ex versibus Antonii Sivrich quaedam alia.


49280. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | Section]

Antonii Sivrich quaedam alia. Ad praestantissimam pulchritudine feminam.
Si grajas inter pictor te forte puellas
Vidisset Grajus; (a) sufficit ista mihi;
Non alia est pulchri pictor dixisset imago;
Haec est ipsa Venus, pulchrior aut Venere. Notum est, grajum pictorem, cum pingere Venerem vellet, multas pulchritudine praestantes puellas inspicere voluisse, ut ex tot pulchris unum aliquid pulcherrimum


49281. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

erat protensa rupe tectus a vento pluviisque tutus. Qui Phillidem huc adduxerat, ut improvisam insurgentis nimbi vim evitaret, humum pedo signavit inscribens epigramma, quod sequitur.
Phillidis hic maneat signatus nomine pulvis;
Cura sit, has, hospes, non violare notas.
His euri parcent, his te quoque parcere fas est;
Ni vento, ac nimbis saevior esse velis. Quid rarum florem


49282. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

flores dat tibi pastor ait. Ad speciosam feminam sine naevo depictam, qui naturae dono faciem illius pulcherime exornabat.
Luminibus careat quisquis te pinxit, et istum
Non pinxit naevum, quem venus ipsa dedit. Ad puellam, quae joci causa floscolum labiis aprehensum gerebat.
Non satis est pulcher, tam pulchro dicere ut ore
Enatum


49283. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]


Luminibus careat quisquis te pinxit, et istum
Non pinxit naevum, quem venus ipsa dedit. Ad puellam, quae joci causa floscolum labiis aprehensum gerebat.
Non satis est pulcher, tam pulchro dicere ut ore
Enatum florem, quem geris ore queam. (a) Sive.
Non satis est pulcher: labiis ut dicere natum
Ipse tuis florem, quem geris


49284. Sivrić, Antun. Traduzione latina delle... [page 54 | Paragraph | SubSect | Section]

puellam, quae joci causa floscolum labiis aprehensum gerebat.
Non satis est pulcher, tam pulchro dicere ut ore
Enatum florem, quem geris ore queam. (a) Sive.
Non satis est pulcher: labiis ut dicere natum
Ipse tuis florem, quem geris ore, queam. Il passeggio di


Bibliographia locorum inventorum

Sivrić, Antun (1765 - 1830) [1803], Traduzione latina delle Anacreontiche ... e dei sonetti, versio electronica (), Verborum 42047, 5086 versus, Ed. Neven Jovanović [genre: poesis epigramma; poesis versio; paratextus prosaici] [word count] [sivrichaanacreont].


More search results (batches of 100)
First 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500

Retrieve all occurrences (This may take some time to download)

Click here for a KWIC Report


Powered by PhiloLogic

Creative Commons License
Zbirka Croatiae auctores Latini, rezultat Znanstvenog projekta "Digitalizacija hrvatskih latinista", dostupna je pod licencom
Creative Commons Imenovanje-Nekomercijalno-Dijeli pod istim uvjetima 3.0 Hrvatska.
Podatke o projektu vidi na www.ffzg.hr.
Za uporabe koje prelaze okvire ove licence obratite se na http://www.ffzg.unizg.hr/klafil/dokuwiki/doku.php/z:digitalizacija-hrvatskih-latinista.